90 mila euro di compenso, tanti extra, obiettivi da raggiungere: ecco il contratto di Foti

Durata dell’ingaggio, trattamento economico, benefit ulteriori, progetti, obiettivi. E’ stato tutto messo nero su bianco e non ci sono più segreti riguardo la nomina del nuovo Direttore generale dell’Atm Giovanni Foti. Il contratto che il dg ha firmato lo scorso 27 maggio e che dal giorno successivo lo vede alla guida dell’azienda trasporti messinese è stato regolarmente pubblicato insieme a tutti gli altri atti prodotti normalmente dall’Atm. Nessun mistero, dunque, e massima trasparenza su tutti i passaggi che scandiscono la permanenza del torinese Giovanni Foti nella città dello Stretto.

In questo modo anche i consiglieri comunali, che nelle scorse settimane avevano alzato la voce chiedendo con forza i dettagli del contratto che aveva legato Foti all’azienda di via La Farina, potranno visionare ogni virgola, scandagliare a fondo le tre pagine di contratto e di conseguenza le basi su cui si è fondato il rapporto tra il comune messinese e il manager arrivato dalla GTT di Torino.

Innanzitutto Giovanni Foti è stato nominato Direttore generale e dunque le sue funzioni sono stabilite dallo Statuto Atm. Il suo contratto è a tempo determinato, avrà durata di un anno, e il compenso totale si attesa sui 90 mila euro per 14 mensilità, cifra che dal Comune hanno tenuto a precisare fin dal primo giorno essere nettamente inferiore rispetto a quanto guadagnava l’ex Claudio Conte. Lo stipendio mensile di Foti si compone così: 3.436, 54 euro di paga base; 260,30 euro di retribuzione accessoria; 1.014,86 euro di superminimo; 1.148,87 euro di retribuzione di anzianità; 568,10 euro di trattamento Direttore secondo il Contratto nazionale dei Dirigenti.. Totale mensile: 6.428,67 euro, che moltiplicato per 14 mensilità (ovviamente comprese tredicesima e quattordicesima) porta il compenso complessivo a 90 mila euro.

Oltre al suo stipendio però Foti beneficerà di alcuni extra. Si tratta di “fringe benefits” che riguardano più da vicino la permanenza del direttore nella città dello Stretto. Come aveva già portato alla luce il consigliere comunale Daniele Zuccarello, il contratto prevede l’assegnazione di un alloggio in residence per tutta la durata dell’incarico e per questo punto l’Atm ha previsto una spesa totale di 11.500 euro. Soldi che serviranno per pagare l’affitto di uno degli appartamenti del residence San Martino. Per il direttore anche pasti gratuiti, visto che sono stati previsti buoni pasto da 400 euro al mese, e un’automobile che può utilizzare a proprio piacimento, non solo per esigenze strettamente lavorative, con tanto di spese e carburante pagati, ma fino ad un massimo di 15 mila km annui.

Basta fare pochi calcoli, anche senza bisogno di calcolatrice e pallottoliere, per capire che già con questi pochi benefit lo stipendio mensile lievita. C’è poi però un altro passaggio e un’altra cifra ben in vista: 15 mila euro ulteriori che arriveranno nelle tasche di Foti solo se si raggiungeranno gli obiettivi di gestione inseriti nel contratto. In particolare il dg torinese dovrà: “sovrintendere ed esercitare il continuo coordinamento con la struttura organizzativa di GTT al fine di garantire il necessario trasferimento di know how e di supporti operativi nell’ambito del contratto di collaborazione tra le due aziende”, dunque essere il trait-d’union di questa partnership che lega le due aziende e che finora ha portato a Messina una serie di tecnici per visionare mezzi e officine e che nel giro di qualche mese farà arrivare gli ormai famosi 15 bus; “coordinare e sviluppare le azioni necessarie all’adeguamento del servizio di trasporto pubblico a mezzo bus e tram a livelli coerenti con l’offerta del servizio atteso”, quindi riuscire in un anno a offrire alla città un servizio degno di essere definito tale e dunque con un numero di bus e tram maggiore; “predisporre specifiche procedure per migliorare il monitoraggio, il controllo e la gestione della pianificazione degli interventi manutentivi per i bus”, quindi grande attenzione al reparto officine che dovrà diventare punto di forza dell’azienda; “studio elaborazione e supporto alla stesura del contratto di servizio tra Atm e Comune”, una chimera che si rincorre da anni ma che fino ad oggi non ha visto la luce. Da mesi il dirigente alla Mobilità Mario Pizzino dichiara di averlo consegnato all’amministrazione, a quanto pare però il direttore ci sta già lavorando per alcune modifiche; “studio, programmazione e pianificazione di azioni idonee a incrementare i ricavi dell’Atm”, quindi iniziative per produrre più entrate nelle casse dell’azienda, operazione che Foti a Torino è riuscito a centrare con alcuni sistemi come ad esempio il bigliettaio a bordo

Continuando a scorrere il contratto emerge poi che il direttore potrà “organizzare il proprio tempo di lavoro conciliandolo in modo flessibile con le esigenze dell’azienda e in relazione ai compiti cui è preposto nell’ambito degli obiettivi affidati”. In teoria dunque nessun obbligo e massima libertà di gestire gli orari lavorativi come un libero professionista. Ad onor del vero basta però fare un salto in Atm più o meno a qualsiasi ora del giorno, già dal mattino presto, per trovare Foti in ufficio.

Queste le condizioni della permanenza a Messina di Giovanni Foti, questo il contratto di lavoro che lo ha legato all’Atm per un anno e che sicuramente non lo ha lasciato scontento, visti i tanti extra previsti. Adesso bisognerà solo aspettare i primi risultati e capire se l’investimento che il Comune ha deciso di fare puntando sulla figura del torinese di GTT porterà i frutti sperati.

Francesca Stornante