Capone presenta la mobilità cittadina del futuro. Buzzanca diserta la conferenza

«Nell’arco di 4 anni sarà possibile rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico locale, aumentare la flotta ed inserire nuovo personale». Ha esordito con queste parole l’assessore alla mobilità Melino Capone nella conferenza stampa convocata questa mattina, in un Comune praticamente deserto (l’attività consiliare riprende domani) per presentare il “Piano per la riorganizzazione dei servizi di mobilità nella città di Messina”, di cui la giunta municipale, presieduta dal sindaco Giuseppe Buzzanca, ha preso atto nella seduta del 13 agosto scorso. E proprio il primo cittadino è stato il grande assente dell’incontro odierno, nonostante la sua presenza fosse stata annunciata. Sedia lasciata vuota anche dall’attuale commissario straordinario dell’Atm, Santi Alligo. Presente solo il dirigente al ramo Domenico Manna. La conferenza stampa, alla quale hanno fatto da pubblico alcuni rappresentanti sindacali ed il direttore generale dell’azienda di via la Farina, Claudio Conte, invitato dall’amministrazione comunale, ha avuto quindi come unico protagonista l’assessore Capone, che come un professore alle prime armi dinanzi a studenti attenti e curiosi, in questo caso i giornalisti, si è attenuto fedelmente a quanto scritto nel testo, trovandosi in difficoltà tutte le volte che gli è stata posta una domanda la cui risposta non era contenuta nelle pagine che aveva sotto gli occhi e che sfogliava diligentemente per non saltare alcun passaggio, anche quelli di dubbio interesse, come ad esempio i dati relativi al sistema di trasporto pubblico delle altre Regioni.

E così tra un dato e l’ altro si è arrivati alla sostanza del piano redatto da Innova Bic, società in house sottoposta alla direzione ed al coordinamento dell’Università degli Studi, del Comune e della Provincia regionale di Messina.

CARETTARISTICHE DELLA NEW CO

In attesa che si chiarisca il quadro normativo, la Spa che prenderà il posto dell’ Atm sarà a totale partecipazione pubblica. Il Comune, dunque, almeno nella prima fase resterà socio unico e possiederà il 100% del capitale sociale. «Il capitale iniziale – ha spiegato Capone – varierà tra i 10 e 12 milioni di euro. Il Comune -ha aggiunto l’esponente di giunta – costituirà il capitale sociale attraverso il conferimento di beni liquidi, immobili e strumentali», con il nodo da sciogliere della sede di via la Farina. Come specificato, poi, nel Piano, «per la copertura di investimenti per l’assetto gestionale della NewCo, per ricerca e sviluppo, per l’innovazione di processo e per la formazione delle risorse umane, nonché per migliorare la mobilità nell’area messinese», sono state individuate le principali linee di finanziamento su fondi Fesr, Fas, Fse 2007-2013, programmi comunitari ed altri.

I rapporti tra Comune e NewCo dovranno essere regolamentati attraverso un contratto di servizio.

I SERVIZI

Come spiegato da Capone nel corso della conferenza stampa, la NewCo, da statuto, dovrà realizzare almeno i seguenti servizi: trasporto di linea urbano e suburbano di superficie, gommato, tranviario, ferroviario e navale; gestione di parcheggi e aree di sosta a pagamento; gestione servizio ganasce e rimozione; manutenzione mezzi con attrezzature e personale interno; gestione della segnaletica per la mobilità; gestione servizio di trasporto scolastico e accompagnamento disabili; servizi turistici su mezzi; distribuzione merci in area urbana; Eventuale gestione bike sharing e car sharing.

IPOTESI DI SVILUPPO

L’obiettivo principale della NewCo dovrà essere quello di migliorare e rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico locale, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. A tal fine, nel piano industriale redatto da Innova Bic è stato ipotizzato l’andamento economico gestionale dei primi 5 anni della NewCo, che prevede due scenari, questo il termine espressamente riportato nel piano ed utilizzato da Capone.

Nello Scenario 1 è previsto un servizio con copertura di 5 milioni di km con bus e 365.085 km col tram. Nello Scenario 2 è previsto un servizio con copertura di 7 milioni di km con bus e 500.000 km con tram. Mentre lo Scenario 1 è considerato quello minimo di servizio, in grado comunque di rispondere a una domanda esistente senza investimenti importanti, lo Scenario 2 è invece considerato quello migliorativo dal punto di vista del servizio offerto, in grado di rispondere alla domanda crescente, distribuire meglio i fattori della produzione e incrementare i ricavi.

IL PERSONALE

I 600 dipendenti (599, per essere precisi) dell’Atm transiteranno nella nuova società. E’ quanto ha assicurato l’assessore Capone, che di fronte ai rappresentanti sindacali ha aggiunto: «Riqualificheremo il personale interno, prevedendo un’attività di formazione finalizzata all’impiego dei lavoratori nei nuovi servizi che la Spa erogherà». Il rappresentante dell’amministrazione comunale ha, inoltre, “promesso” nuove assunzioni, ma solo dopo aver superato lo scenario 1, che dovrebbe durare tre anni.

LA FLOTTA

Già nello Scenario 1, il piano industriale prevede l’utilizzo di 26 nuovi bus a metano acquistati dal Comune e messi a disposizione (all’interno del contratto di servizo) della NewCo; l’acquisto di 3 nuovi bus a gasolio, di 2 carri per la rimozione mezzi e di 2 furgoni per la distribuzione ganasce. La flotta arriverebbe a 103 bus, di cui 83 vetture bus in linea (8 anni di età media), 20 in riserva (26 bus nuovi, 24 bus acquisiti da ATM nel 2008, 44 altre vetture ATM, 5 nuovi Pollicino, 3 bus 12 mt nuovi). A questi si aggiungeranno 16 scuola bus attualmente ATM. Sono infine previsti contratti full service per i 26 bus nuovi, i 24 “leasing 2008” ex ATM, i 5 Pollicino nuovi.

IL PASSAGGIO DALL’ATM ALLA NEW CO

L’assessore Capone ha annunciato che, nei prossimi giorni, il “Piano per la riorganizzazione dei servizi di mobilità nella città di Messina” sarà oggetto di confronto con i capigruppo consiliari, le parti sociali e i sindacati. Successivamente tornerà in Giunta, perché dopo aver approvato la delibera di presa d’atto , l’esecutivo di palazzo Zanca dovrà approvare il progetto complessivo, che sarà successivamente trasmesso al Consiglio comunale per l'esame dell'Aula. Tuttavia, l’approvazione da parte del Civico Consesso si preannuncia piuttosto complicata, visto che stamattina il vice presidente vicario dell’organo, Pippo Trischitta, ha contestato il modus operandi dell’amministrazione comunale e l’improvvisa accelerazione sulla trasformazione dell’ Atm: «Offensiva la presentazione del piano industriale senza il coinvolgimento del Consiglio comunale. E’ l’ultimo atto di umiliazione di questa amministrazione nei confronti dei consiglieri comunali», ha affermato Trischitta in rappresentanza di tutti i colleghi, almeno così ha detto .

Una volta superato lo scoglio del Consiglio comunale, la nuova Spa diventerà operativa e solo allora si potrà procedere con la messa liquidazione che, secondo quanto previsto nella delibera approvata dal Civico Consesso lo scorso 14 febbraio, dovrà avvenire entro 90 giorni. In questa fase, dovrà essere fatta finalmente chiarezza sulla situazione debitoria dell’ Atm, nodo principale di un fallimento consumatosi a causa del perenne conflitto tra il Comune e la sua azienda speciale, con l’ente proprietario che da anni non riconosce le cifre iscritte nei bilanci dell’azienda di via la Farina, complice anche l’assenza del contratto di servizio, approvato di recente dalla giunta municipale ma mai arrivato in Consiglio comunale. I debiti dell’Atm ammontano a circa 50 milioni di euro e dovranno essere interamente ripianati dal Comune, in qualità di socio unico. «La liquidazione -ha detto Capone – permetterà di chiudere definitivamente col passato, ripartire da zero ed offrire alla città un servizio di trasporto pubblico all’altezza delle aspettative ed in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini».

Dalle parole, adesso bisognerà passare ai fatti e i tempi affinché ciò avvenga in questi ultimi scorci di amministrazione Buzzanca , che quasi certamente si dimetterà a settembre per correre alle regionali, sono troppo corti. E l’assenza del sindaco all’incontro di stamattina probabilmente non è un caso né un imprevisto. (Danila La Torre)