Non salta fuori la delibera con il contratto di Foti, Zuccarello va in Procura

Una settimana di attesa, adesso si passa alla maniere forti. L’arrivo del nuovo direttore generale dell’Atm Giovanni Foti è finito sotto la lente di ingrandimento del consigliere comunale Daniele Zuccarello che ha cercato di capire qualcosa di più su spese, benefit, compensi e contratto che riguardano il manager torinese. La settimana scorsa Zuccarello ha richiesto una serie di atti per iniziare a verificare tutti questi passaggi, anche per capire che spese sta sostenendo il Comune e se tutta l’operazione è legittima. Tra gli atti che Zuccarello aveva richiesto, naturalmente anche la delibera con cui Foti è ufficialmente stato nominato direttore, delibera che a quanto pare però non riesce a saltar fuori. La richiesta di Zuccarello risale ad una settimana fa. In questi giorni il pressing del consigliere è stato praticamente quotidiano. Oggi l’ultimo tentativo senza risultato. Ma non ha perso tempo il consigliere dei Progressisti democratici che si è presentato in Procura con un esposto per denunciare quella che considera una gestione anomala degli atti amministrativi che invece dovrebbero essere pubblici e consultabili in ogni momento, soprattutto da un consigliere comunale che ne fa regolare richiesta.

Come aveva già fatto nei giorni scorsi, anche nell’esposto Zuccarello spiega che lo scorso 20 giugno aveva presentato richiesta della delibera commissariale n. 92/2014 relativa, appunto, al contratto d’ingaggio di Foti, ma che ad oggi il documento inspiegabilmente non è stato fornito e risulta “sigillato” nella stanza del Direttore Generale, che si trova nella sua città natale e il cui rientro in riva allo Stretto è imprecisato. “Pertanto per averne anche soltanto la visione bisogna attenderne il ritorno ( come riferito dal direttore amministrativo)” scrive il consigliere.

Per Zuccarello questo episodio è in contraddizione con la normativa stessa sulla trasparenza degli atti, dal momento che non è neppure possibile consultarla sul sito dell’Atm che, stranamente, nelle pubblicazioni di quelli che sono “atti visionabili “ si è fermato alla delibera n. 91/2014, pubblicata il 18 giugno, quando la “delibera inquisita” era già stata emessa. “Ritengo assurdo che in un’Azienda pubblica, le delibere e gli atti “vengano chiusi nel cassetto di un dirigente” ammonisce Zuccarello anche nell’esposto depositato in Procura.

Ancora una volta nervi tesi tra l’Atm e il consigliere comunale che ha intenzione di portare avanti una battaglia di trasparenza, legalità e verità proprio nel difficilissimo mondo delle partecipate. L’esposto adesso è in Procura. In attesa di poter visionare questa delibera che contiene il contratto del Direttore generale, divenuta ormai così misteriosa.