In servizio solo 15 mezzi, esplode la rabbia dei cittadini che bloccano bus e tram

Nei mesi scorsi tantissime volte i lavoratori Atm avevano chiesto aiuto alla città in quella che non doveva essere solo una vertenza occupazionale ma un problema di tutti i messinesi che hanno diritto ad un servizio di trasporto pubblico normale. Ma nei giorni delle proteste, dei cortei, dell’occupazione a Palazzo Zanca, i cittadini non avevano fatto sentire la loro presenza. All’improvviso però la rabbia è esplosa. E questa volta a saltare non sono stati i nervi dei dipendenti dell’Atm, ma quelli di normali cittadini. E’ accaduto tutto tra le 12 e le 14, quando forse anche il caldo ha scatenato la reazione di chi non può più accettare di trascorrere ore alle fermate in attesa di bus che a volte non passano mai. Quasi come se la protesta fosse stata programmata, in quelle due ore un gruppo di viaggiatori ha bloccato il tram nei pressi del parcheggio Cavallotti dopo aver appreso che alcuni mezzi non sarebbero partiti. Quasi in contemporanea a Villa Dante un altro gruppo di cittadini bloccava il bus 35 protestare contro la mancata partenza della linea numero 12. A provocare l’esasperazione degli utenti i soliti disservizi del trasporto pubblico cittadino che oggi si è tradotto in soli 15 autobus in servizio. Di questi ben due sono rimasti in deposito perché senza aria condizionata, il terzo si è fermato a Villa Dante per lo stesso motivo. Non bastano dunque le solite carenze di mezzi a cui la città sembra essersi assuefatta, si aggiungono anche i mancati interventi di manutenzione, come ad esempio agli impianti di climatizzazione, a provocare ulteriori disagi ad un servizio già ridotto all’osso.

E’ stato necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine per riportare la situazione alla normalità, dopo la protesta i Carabinieri hanno fatto visita negli uffici dell’azienda per verificare se ci fossero gli estremi per parlare di interruzione di pubblico servizio. A gestire la mattinata di ordinaria follia il Commissario Domenico Manna che nel primo pomeriggio ha convocato gli autisti dei bus per una riunione straordinaria legata alle tante difficoltà in cui ci si trova ad operare in questo momento. L’incontro si è chiuso con un accordo: in attesa che i mezzi guasti vengano riparati, gli autisti hanno acconsentito a far uscire anche quelli senza impianto di climatizzazione alternandosi alla guida con turni da due ore ciascuno. Accordo che ha permesso di rimettere immediatamente in servizio tre mezzi, anche se naturalmente è solo una soluzione tampone che però è segno della collaborazione che il personale ha deciso di offrire nonostante i quattro mesi di stipendi arretrati e i disagi a cui si va incontro.

Il Commissario Manna ha affidato ad un comunicato stampa il suo ringraziamento ai lavoratori: “Il Commissario Speciale ATM assieme al Sindaco, all’Amministrazione Comunale di Messina e alla Dirigenza dell’ATM esprimono apprezzamento nei confronti degli operatori di esercizio e delle maestranze delle officine che mostrando grande spirito di collaborazione, noncuranti dei disagi personali, hanno permesso di superare le problematiche tecniche che impedivano lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico a Messina”.

“La disponibilità del personale è massima, nonostante con i soldi che dovrebbero essere destinati agli stipendi si paga la normale gestione dell’azienda. Per questo è necessario riorganizzare completamente tutto, dalle officine al parco mezzi, ma non sarà facile perché anni di cattiva amministrazione hanno portato l’Atm allo sfascio. Oggi si torna a parlare di interruzione di pubblico servizio, noi ricordiamo che al momento le uniche denunce sono sulle spalle dei lavoratori che protestavano per gli stipendi. Ci piacerebbe che per una volta le responsabilità venissero cercate in chi occupava o ha occupato in passato un posto “di comando” in Atm” ha commentato il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi.

E’ consapevole dell’immane lavoro che c’è da fare anche l’Assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola che sta cercando di ricucire i rapporti con la Regione che ormai da mesi ha chiuso i rubinetti e non invia più un centesimo per il servizio di trasporto pubblico messinese. “I tempi saranno lunghi perché sono tantissime le cose su cui intervenire. Proveremo a convincere la Regione a svincolare alcune somme per iniziare, quantomeno, a respirare”.

(Francesca Stornante)