“Shuttle”, male la prima. Orari non rispettati e percorso a ostacoli

"Ogni piccolo ritardo, se ripetuto e aggiunto ad altri, può generare un ritardo notevole che mette in crisi il sistema e penalizza gli utenti". Parole di ieri del presidente di Atm, Giuseppe Campagna, che evidentemente sapeva bene ciò che può accadere e che stamani è accaduto. E' solo la prima mattinata, il tempo per apportare migliorie c'è ma, se si considera che oggi è sabato e gli uffici pubblici sono chiusi così come molte scuole, non c'è da essere ottimisti.

Auto parcheggiate ovunque, soprattutto in zona sud sulla strada statale 114, ma anche in centro città, come in via Garibaldi, dove le corsie preferenziali sono costantemente ignorate. E l'intervento dei vigili urbani non è bastato, perché serviva a liberare solo piccole zone, peraltro poi subito rioccupate.

Il risultato? Orari non rispettati, lunghe attese, "shuttle" uno dietro l'altro. Utenti imbufaliti, autisti impossibilitati a garantire i tempi di marcia e con pochissimo tempo per il riposo. E ancora tabelle non aggiornate, fermate nuove che si aggiungono alle vecchie a pochissima distanza, per non parlare delle app come "Falco", ancora con gli orari vecchi.

E' solo un test, della durata prevista di 60 giorni, durante i quali si potranno fare tante modifiche per provare a garantire un servizio adeguato. Ma se il buongiorno si vede dal mattino…