L’Ordine degli Ingegneri contro Sciacca: “Ora si può riprendere il dialogo col Genio Civile”

Neppure viene nominato, se non indicandolo come “l’ex dirigente del Genio Civile”. L’attacco dell’Ordine degli Ingegneri al collega Gaetano Sciacca è di quelli forti, contrassegnato da una lunghissima serie di critiche e da un sospiro di sollievo per il suo trasferimento ad altro ufficio. Di tutt’altro tenore, invece, le parole nei confronti del nuovo ing. capo, Leonardo Santoro, ringraziato “per la disponibilità dimostrata” e apprezzato “per la pronta capacità al dialogo”.

Lunedì scorso il tesoriere e delegato alle problematiche strutturali dell’Ordine degli Ingegneri, Francesco Triolo, ha partecipato alla riunione indetta da Santoro con i vari ordini professionali, al fine di discutere le tematiche di carattere generale in relazione alla natura sismica del territorio e soprattutto inerenti a una migliore gestione del rapporto con i singoli professionisti in sinergia con gli Ordini ed ai consigli per una migliore funzionalità dell’Ufficio del Genio Civile. In particolare, l’utilizzo della posta certificata per la notifica di qualsiasi provvedimento; l’applicazione dell’articolo 32 della legge regionale 7/2003 anche per le opere pubbliche (come avviene nelle altre città siciliane); l’uniformità di pareri rilasciati e di interpretazione di una norma tra i singoli reparti dell’ufficio.

Ognuno di questi consigli è accompagnato dal dissenso rivolto all’operato del Genio Civile negli ultimi anni. “Queste problematiche ed altre ancora sono state lamentate da sempre dalla categoria, ma finora mai ascoltate. Solo associazioni culturali e ambientaliste – si legge nella nota a firma del presidente dell’Ordine, Santi Trovato – hanno sostituito la ‘voce’ di tante categorie che sono state messe alla berlina e accusate ingiustamente di aver danneggiato il territorio con scelte non idonee”.

Così l’ing. Triolo ha chiesto al dirigente Santoro “il rispetto delle regole certe, perché le progettazioni e le esecuzioni richiedono investimenti importanti”. E si ritorna a quanto accaduto ultimamente. “Troppo spesso chi è stato deputato a rilasciare solo pareri e autorizzazioni sismiche ha creato un ‘caos normativo’ andando a incidere sulle progettazioni, diniegandole secondo motivazioni personali e molte volte di non competenza propria. Sono state fatte anche circolari e disposizioni in contrasto con quanto dettato dall’articolo 32 della legge regionale 7/2003, nonostante i nostri richiami e quelli del dirigente regionale Falgares”.

L’attacco è pesante: “Si continuava a perseverare su una linea che ha prodotto all’interno delle varie categorie una grande confusione, con il convincimento da parte del tecnico che la fattibilità di un intervento non era dettata da norme, ma da interlocuzioni personali con il funzionario”.

L’ing. Triolo conclude rinnovando il proprio apprezzamento per l’”esordio” dell’ing. Santoro e lanciando un’ultima ennesima stoccata nei confronti della gestione passata. “L’auspicio è che ci sia la possibilità di ritornare agli antichi e indiscutibili valori in cui l’ufficio del Genio Civile era la ‘casa del professionista’ e non un crocevia di giornalisti, associazioni ambientali e politicanti vari”.

(Marco Ipsale)