Reset contro Accorinti: “Il suo non è un movimento civico ma di estrema sinistra”

“Quando abbiamo iniziato la nostra esperienza, sapevamo che i movimenti civici sarebbero proliferati e che avrebbero avuto come obiettivo il cambiamento reale in nome e per conto di una cittadinanza avvilita e mai tenuta in considerazione. Oggi, però, guardandoci alle spalle ci ritroviamo soli”.

E’ la riflessione di Reset a pochi giorni dalle elezioni amministrative. “A parte il Movimento 5 Stelle, fedele ad un non statuto che gli vieta qualunque tipo di accordo, tutti gli altri hanno finito per ripiegare verso la casa madre. Nessuno ha tenuto fede a ciò che nei mesi precedenti alle elezioni aveva giurato: mai con i partiti e mai con quei meccanismi che nulla hanno a che fare con gli interessi della città. L’ex assessore Scoglio, invece, è in corsa per disturbare l’amico di ieri Garofalo, per poi far valere i numeri in caso di ballottaggio”.

Ma è Renato Accorinti l’obiettivo principale di Reset. Il Movimento di Alessandro Tinaglia si dice “profondamente sorpreso e preoccupato per lo scivolamento di Cambiamo Messina dal Basso verso un’area integralista di estrema sinistra”.

Tinaglia elenca una serie di nomi a sostegno di Accorinti. “La presenza in giunta di Daniele Ialacqua, segretario di Sel fino a novembre 2012 e quella di Nino Mantineo, presidente del Cesv, ne sono solo un primo esempio. La lista al consiglio comunale al suo interno contiene alcuni dei rappresentanti dei partiti: Salvatore Mammola, ultimo segretario di Idv, Maurizio Rella, già consigliere comunale dei Ds passato ad Idv ed ai Verdi e Raffaella Spadaro, attuale segretaria provinciale del partito dei Verdi. Ai quartieri, infine, dopo aver scelto come presidente Tonino Cafeo (II Circoscrizione) di Rifondazione Comunista sono arrivati i rappresentanti del PD Francesco Palano Quero (IV Circoscrizione) ed Alessandro Russo (V Circoscrizione). A seguire poi la “benedizione” del Partito Comunista dei Lavoratori dopo quella, ancora della stessa area di provenienza, di Daniele David della Cgil e di Mariano Massaro e Michele Barresi dell’Orsa”.

I rapporti tra i due movimenti, dunque, si fermano qui. “Non è possibile scegliere – conclude Reset – chi ci ha portati a questo punto, dalla destra all’estrema sinistra. C’è chi si professa nuovo di zecca senza di fatto esserlo”. (Ma. Ip.)