Casa Serena e servizi sociali, lunedì si apre il tavolo tecnico

Al via il tavolo tecnico su Casa Serena e su tutti i servizi sociali in atto appaltati dal Comune . I segretari generali delle Funzioni Pubbliche di CGIL CISL e UIL Crocè, Emanuele e Calapai annunciano che lunedì, alle ore 9,30, si aprirà il tavolo tecnico, nel quale si confronteranno i Dirigenti dei servizi sociali, delle manutenzioni, dell’ASP ed i sindacati.

“Al tavolo – dichiarano Crocè, Emanuele e Calapai- presenteremo delle proposte atte a salvaguardare la struttura, l’assistenza agli anziani e il futuro occupazionale dei lavoratori. Mentre per gli altri servizi sociali in atto appaltati dal Comune (Assistenza domiciliare agli anziani ai disabili, Trasporto nei centri riabilitativi, l’assistenza igienico sanitaria e il trasporto dei disabili nelle scuole; I Centri di aggregazione giovanili , il ricovero dei minori su disposizione dell’autorità giudiziaria, gli asili nido), é necessario, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione del 2012 – atto propedeutico per la pubblicazione dei bandi di gara per la prosecuzione di tutti i servizi– studiare delle soluzioni che possano consentire il recupero delle risorse necessarie per la proroga tecnica legata alla pubblicazione dei bandi”.

E’ necessario riprogrammare tutti il sistema dei servizi sociali e delle risorse, a partire dai fondi della 328, coinvolgendo l’ASP – continuano Crocè Emanuele e Calapai- per trovare le giuste soluzioni e sinergie e quindi recuperare parte delle risorse necessarie che sin'oggi sono rimaste tutte a carico del bilancio comunale. Siamo disponibili a concertare criteri tempi e modalità, a rivisitare tutto il sistema. Appunto dal generale al particolare per salvare i servizi, per salvare i lavoratori per salvare Messina”.

Crocè, Emanuele e Calapai intervengono anche in merito alle misure correttive proposte da Croce per far uscire l’ente dalla crisi.

“Siamo convinti che il piano anti-crisi del Comune dovrà essere messo in atto – dicono i tre segretari – ma è necessario entrare nei particolari. Siamo convinti che ancora si possono stanare gli sprechi, gli sperperi ed intercettare ulteriori voci che possono rappresentare risparmi, senza comprimere salari dei lavoratori, che già percepiscono redditi bassi, dei precari e salvaguardando tutti i posti di lavoro nei servizi sociali. Non si può generalizzare e mettere tutto nelle stesso calderone della voce spesa per il personale. Alcune voci sono incomprimibili ed altre legate a prestazioni per i servizi essenziali che altrimenti non potrebbero essere garantiti”.

“Dalle notizie riportate dalla stampa – concludono – sembrerebbe che su alcune voci, oggetto del piano anti-crisi del Commissario, si fanno le pulci, mentre per moltissime altre ci si ferma sul generico. Riteniamo necessario scendere dal generale al particolare. E’ una questione di giustizia sociale”.