Ponte e viabilità alternativa, nuovo incontro tra Comune ed Eurolink. Carreri: «I cittadini devono essere informati»

Stop ai finanziamenti statali per il ponte sullo Stretto. Una notizia inevitabilmente rumorosa quella che ieri pomeriggio ha “scosso” i “Palazzi”, locali e nazionali, ma che nel giro di qualche ora, si è cercato di smontare. Perché stando alle parole del vice-ministro Misiti «è da escludere che il governo non faccia più il ponte». Ma le polemiche e le dichiarazioni, come si sa, contano poco, meglio pensare ai fatti e soprattutto alle soluzioni che, nel caso in cui la macchina venga messa in moto, aiutino i cittadini messinesi a non vivere in un cantiere a cielo aperto. Parliamo ancora una volta di viabilità alternativa, oggetto dell’incontro tenutosi mercoledì (dopo quelli del 29 settembre e del 16 ottobre, ndr) tra Comune di Messina, rappresentato dagli ingegneri Manna e Bringheli, ed Eurolink, presenti l’ing. Giovanni Parisi, il geometra Giuseppe Musumarra, l’ing. Tatiana Lucioni.

L’ing. Manna, dirigente del dipartimento viabilità, come già chiaramente illustrato nella relazione dello scorso 14 luglio (vedi correlato) ha ribadito la necessità che Eurolink produca al più presto le tavole illustrative nel territorio di Messina per evincere le tipologie di sezioni stradali, ma soprattutto fornisca due relazioni tecniche considerate necessarie per poter esprimere un parere di competenza completo.

La prima riguarda lo studio della viabilità nella fase di cantiere della stazione Europa comprendente le eventuali strade di servizio che si realizzeranno per garantire la continuità di traffico su viale Italia, nonché uno studio dei flussi di traffico durante la fase di cantiere. Il secondo documento, come evidenziato anche nei precedenti incontri, tanto dall’ing. Manna quanto dall’ing, Caminiti, deve prevedere soluzioni di viabilità alternativa nei casi delle seguenti interruzioni previste dal progetto: sezione strada alternativa a via Circuito, intersezione tra viabilità di cantiere e viabilità ordinaria nell’innesto con la Panoramica esistente in località Granatari, intersezione tra viabilità di cantiere e viabilità ordinaria nell’innesto con la salita Sperone. E poi ancora verificare ipotesi di accesso al cantiere Annunziata, durata e organizzazione dei lavori per ridurre l’impatto sulla viabilità cittadina. Quelle appena considerate vengono infatti considerate dai dirigenti del Comune di Messina condizioni imprescindibili affinché le “conseguenze cantiere” sull’assetto viario cittadino possano essere “attutite”.

Aspetti di fondamentale importanza di cui anche i cittadini devono essere messi a conoscere. Anche per questa ragione, la nona commissione consiliare (viabilità, ndr), con l’apporto della commissione Ponte, programmerà una serie di incontri con le circoscrizioni per capire sino in fondo quello che ci si deve aspettare con l’eventuale inizio dei cantieri,  ma ora più che mai, il “se” è d’obbligo.

«Oltre che discutere di opere cosiddette connesse e mitigatrici che interessano si alla città ma più segnatamente ai professionisti delle progettazioni e del cemento – dichiara il presidente della nona commissione Antonino Carreri – è urgente e necessaria una riflessione sugli effetti nefasti che la grande opera avrà sulla già martoriata viabilità cittadina. La città conosce ben poco sui siti dei cantieri, sulle cave, sulle gallerie, sugli espropri e sulle demolizioni ma siamo certi che non ha la più pallida idea sulle alternative viarie proposte dalla società di costruzione del ponte. Veicolare quindi le informazioni sulle opere e sulle modifiche viarie che non saranno solo temporanee ma in alcuni casi diventeranno definitive è l’obiettivo che ci siamo dati per preparare i cittadini a quello che rischia di trasformarsi in un vero e proprio sconvolgimento. Ci si preoccupa sempre di chi progetta, di chi sbanca, di chi costruisce, di chi fa i corsi di formazione, di chi fa le assunzioni ma nessuno si preoccupa di chi deve subire: la cittadinanza». (ELENA DE PASQUALE)