Non solo cenere: la potenza dell’Etna fa tremare la terra

L’attività dell’Etna continua a far sentire i suoi effetti. Nella mattinata sono stati registrati ben 4 terremoti nella zona nord del vulcano attivo più alto d’Europa, al confine con la provincia di Messina. Il più intenso ha avuto una magnitudo di 3.8 gradi Richter, ed è stato rilevato a 2 km di profondità, intorno alle 10:28. Non sono stati segnalati danni a cose o persone.

Al sisma più forte sono seguite altre scosse meno intense, ma comunque rilevanti: una di magnitudo 2.9, intorno alle 10:32, con epicentro a Mareneve, frazione di Linguaglossa; una di magnitudo 2.4, rilevata a 7 km di profondità nei pressi di Solicchiata, tra Linguaglossa e Randazzo; e un’altra di magnitudo 3.2, registrata alle 11:53 sempre nei pressi di Mareneve.

Ad essere particolarmente interessate dall’attività sismica sono state soprattutto Linguaglossa, Moio Alcantara, Castiglione di Sicilia, Piedimonte Etneo e Randazzo. Anche nei giorni scorsi l’area al confine tra le province di Messina e Catania ha fatto registrare una notevole attività sismica: nella sola giornata di ieri, infatti, altre tre scosse sono state registrate alle 15:41, alle 20:12 e alle 23:21; la loro intensità è sempre stata compresa tra i 2.1 e i 2.7 gradi Richter.

Giovanni Passalacqua