Incendiata l’auto di Leonardo Termini, consulente di Palazzo Zanca. LE REAZIONI

Un vero e proprio atto intimidatorio quello consumato venerdì sera nei confronti di Leonardo Termini, commercialista e consulente arruolato dall'amministrazione Accorinti per lavorare soprattutto sulle società partecipate del Comune

Intorno alle 23 alcuni ignoti hanno incendiato la sua auto posteggiata in via Giovanni Pascoli, poco distante dal suo studio a Messina.

Gli inquirenti stanno adesso battendo ogni pista, il gesto potrebbe ricondursi all’attività che il consulente ormai da mesi svolge all’interno delle partecipate comunali, anche se al momento non si può escludere che l’intimidazione sia collegata all’attività lavorativa autonoma che Termini svolge all’esterno di Palazzo Zanca.

Dal 27 marzo, Leonardo Termini era stato nominato ufficialmente tra gli esperti a titolo gratuito per la consulenza in materia di contabilità pubblica e nell’attività di controllo legale dei conti delle aziende e società partecipate del Comune.

Per conto del Sindaco Renato Accorinti, Termini era stato anche incaricato di indagare all’interno della società Messinambiente, la cui passata gestione è da mesi nel mirino della Procura di Messina.

Una bufera quella che ha coinvolto gli uffici di via Dogali dove, a più riprese, la Polizia Giudiziaria è passata per portar via diverso materiale su affidamenti legali, incarichi esterni, consulenze per oltre 700mila euro, contenziosi ed esposizioni col fisco per svariati milioni di euro. Il tutto è adesso nelle mani del pm Roberta La Speme, coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita. Nello stesso ambito, lo scorso aprile erano stati sequestrati al Comune di Messina tutti gli atti "irregolari" della società, accusata in particolar modo di aver provocato la bocciatura dei consuntivi 2011 e 2012 causando un buco di 25 milioni di euro di perdite.

Il lavoro di Termini però non si è limitato a Messinambiente. In questi mesi ha fatto visita anche all’interno degli uffici dell’Atm, dell’Ato3 e proprio in queste ultime settimane dell’Amam.

LE REAZIONI

Prima è accaduto all'assessore Cacciola, adesso a me. E' chiaro che c'è qualcuno che vuole metterci i bastoni tra le ruote. Ma questo lo sapevamo già". E' amareggiato Leonardo Termini mentre al telefono racconta di aver appreso dell'incendio alla sua auto soltanto alle 14 di questo pomeriggio. Il consulente in materia di contabilità pubblica e nell’attività di controllo legale dei conti delle aziende e società partecipate del Comune da diverso tempo stava "indagando" all'interno di Messinambiente.

"Non so se il fatto sia da ricollegare a questo – ha confessato Termini – ma di certo ce lo aspettavamo".

Immediata anche la risposta da parte dell'Amministrazione Comunale che, attraverso una nota, ha voluto attestare la propria solidarietà. “Il dott. Terminisi legge – è uno stimato professionista che con spirito di generosità ed amore verso la città offre un validissimo supporto alla Giunta, in particolare per l'approfondimento dei bilanci delle partecipate. Nell'esprimere piena solidarietà al dott. Termini, la Giunta, sentendosi colpita direttamente, garantisce qualsiasi supporto per tutte le azioni, che vorrà intraprendere al fine di fare chiarezza sul grave episodio accaduto”.

Anche la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, a nome dell'intero Consiglio, ha espresso, in una nota, profonda tristezza e solidarietà per l'attentato subìto dall'esperto gratuito, Leonardo Termini. “Sono dispiaciuta e rammaricata per quanto accaduto – si legge nel testo – ancor di più perché tali atti sono finalizzati ad intimorire e frenare quei percorsi di trasparenza, che invece sono necessari allo sviluppo e alla rinascita della nostra città. Affermo fin d'ora che simili gesti non muteranno in Consiglio le nostre azioni improntate alla massima legalità ed invito il dott. Termini a proseguire la sua opera in maniera decisa e senza lasciarsi minimamente intimorire dal vile gesto”.

Vicinanza anche dall’ex liquidatore di Messinambiente Armando Di Maria che era alla guida della società di via Dogali proprio nei mesi in cui Termini ha svolto la sua attività. “Esprimo massima solidarietà soprattutto per l’ottimo rapporto che mi lega a Termini e che è stato mantenuto anche dopo il lavoro ha svolto a Messinambiente e spero si possano presto chiarire tutti i contorni di questa vicenda”.

Anche il presidente dell’Amam, Alessandro Anastasi, ha voluto esprimere massima solidarietà e condannare il vile gesto intimidatorio. “E’la dimostrazione – dice- che la strada intrapresa da tutti quelli che stanno fattivamente collaborando con l’Amministrazione è quella giusta”.

Veronica Crocitti