Mense scolastiche, rimodulate le fasce di reddito per il 2013. La Cgil protesta

Il commissario del Comune, Luigi Croce, con i poteri della Giunta, ha approvato stamani la rimodulazione delle fasce Isee e delle quote di compartecipazione per la refezione scolastica, nelle scuole materne, elementari e medie inferiori del territorio comunale.

Da zero a duemila euro come fascia di reddito Isee, l’esenzione sarà totale come la compartecipazione;
da 2mila,01 a 9mila euro, la compartecipazione sarà di 2 euro;
da 9mila,01 a 15 mila euro, la compartecipazione sarà di 2,50 euro;
da 15mila,01 a 20mila euro la quota sarà di 3 euro;
oltre i 20mila euro, l’importo sarà 4,33 euro, il prezzo intero del pasto.

La rimodulazione è stata effettuata sulla base del monitoraggio dei dati emersi dai centri mensa con le percentuali di utenti esenti (23 %) e di quelli suddivisi nelle altre quattro fasce di reddito. Pertanto sommando le entrate presunte derivanti dagli utenti che rientrano tra la seconda e la quinta fascia di reddito dovrebbero realizzarsi, salve verifiche costanti in corso d’anno, entrate complessive sulla risorsa 501/00 stimate in 847mila euro pari al 40 % del costo complessivo annuale del servizio.

La gara per l’espletamento del servizio è stata aggiudicata lo scorso 14 marzo alla Società La Cascina Global Service di Roma, che su un importo a base d’asta di 570mila euro, ha presentato un ribasso del 3,33 % (ditte partecipanti due).

Il servizio di mensa scolastica sarà attivo a partire da oggi sino al 31 maggio, ed assicurerà l’erogazione di 2600 pasti caldi confezionati pro die, per circa 51 giornate scolastiche.

Ed i primi malumori non tardano ad arrivare. “La rimodulazione della compartecipazione al servizio di mensa scolastica comunicato oggi dal Comune di Messina non tiene conto del profondo disagio sociale della nostra città. Va rivisto”. Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina chiede al commissario Croce un incontro urgente sulla questione perché, sottolinea, le fasce come rimodulate peseranno sulle famiglie disagiate della città. La Cgil evidenzia come nella seconda fascia, quella da 2mila a 9mila euro Isee in realtà ricadano anche i redditi bassissimi, che faticano a pagare la compartecipazione per uno o più figli.

Una famiglia di quattro persone con due figli e un reddito lordo annuo di 15milaeuro, che corrisponde pagate le tasse a meno di 1000 euro al mese, ha un Isee di 6mila euro. “In una città dove appena tre giorni fa la Caritas ci ha ammonito sull’aumento esponenziale della povertà tra le famiglie e le persone che hanno perso il lavoro, ci sono bambini che riescono a fare un pasto completo solo grazie alla mensa scolastica – osserva Oceano-. Come Cgil chiediamo che la seconda venga rimodulata ampliando la fascia d’esenzione totale. Per questo abbiamo sollecitato a Croce un incontro urgente”.