Solo un varco a disposizione del traffico. Prosegue lo sciopero dei dipendenti Cas

Ancora sul piede di guerra la Federazione Provinciale di Messina della Confederazione Unitaria di Base/Trasporti. Continua lo sciopero che nelle ultime settimane ha interessato i caselli autostradali mentre, insieme al blocco (che andrà avanti fino al 15 Settembre), si sono naturalmente presentate le problematiche riguardanti la gestione della protesta.

I lavoratori, in una nota stampa, affermano che "il Dirigente Generale del Cas, Rosario Faraci, ha vietato agli scioperanti di aprire i varchi all'interno degli orari comunicati circa una settimana fa (dalle 4:00 alle 6:00, dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 20:00 alle 22:00), come invece previsto in tali situazioni, dirottando tutto il traffico su di un solo canale in cui svolge il servizio un dipendente non in sciopero e pagato in straordinario".

"Com'è di facile comprensione,", si legge nel comunicato, "la disposizione dirigenziale e la più complessiva e sistematica condotta antisindacale, oltre a costituire grave coercizione sulla persona del lavoratore che intende esercitare liberamente ed efficacemente il proprio diritto di sciopero garantito dalla Carta Costituzionale, determina la peggiore forma di disservizio ai danni dell'utenza e del celere e sicuro deflusso del traffico in occasione dello sciopero, determinando intralcio e pericolo per la circolazione stradale, dal momento che tutto il flusso veicolare, leggero e pesante, viene convogliato in un singolo varco, producendo la formazione di code di notevoli dimensioni e così compromettendo le condizioni di sicurezza al solo scopo di far cassa con il pedaggio".

I lavoratori del Cas continuano quindi il loro sciopero, sottolineando la gravità della situazione, evidenziando come questa nuova direttiva non faccia altro che buttare benzina sul fuoco.

Claudio Panebianco