Gli aspiranti medici avranno una Casa dello Studente tutta per loro nei pressi del Policlinico

Mentre in città impazza il dibattito sul destino e sulla destinazione dell’immobile di via cesare battisti, che per anni ha ospitato della Casa dello Studente e qualcuno (ma non l’amministrazione Accorinti) vorrebbe trasformare in secondo palazzo di giustizia – l’Università di Messina pensa alla realizzazione di una residenza per gli studenti del Policlinico.

In realtà l’idea progettuale risale ai tempi in cui rettore era Franco Tomasello, ma solo oggi – in piena era Navarra – si è arrivati alla pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Messina dell’ Avviso di gara pubblico per «la realizzazione di immobile da adibire a Casa dello studente nell’ambito del Policlinico universitario».

L’appalto in questione è connesso al programma finanziato da Delibera Cipe del 20 settembre 2011, che riguarda l’individuazione e l’assegnazione di risorse a favore di interventi di rilevanza strategica nazionale e regionale per l’attuazione del Piano Nazionale per il Sud. Priorità strategica dell’intervento: “Innovazione, ricerca e competitività”. L’importo dell’appalto ammonta complessivamente a 4.036.822,54 euro iva esclusa. Gli oneri per la sicurezza ed il costo manodopera, non soggetti al ribasso, raggiungono rispettivamente la cifra di 102.663.18 euro e 1.078.166, 47 euro. Importo soggetto a ribasso è pari 2.855.992,89 euro

Nell’avviso di gara viene specificato che la realizzazione dell’appalto è soggetta al perfezionamento della procedura di concessione del finanziamento e che l’esecuzione di tutte le opere occorrenti per la costruzione di un edificio da adibire a residenze per studenti universitari annessi all’ AOU G. Martino avverrà su un terreno di proprietà dell’Università .

Il termine di esecuzione è fissato in complessivi 840 giorni dal verbale di consegna dei lavori. La presentazione delle offerte dovrà avvenire entro il 15 aprile, il giorno dopo – cioè – il 16 aprile – si procederà all’ apertura delle buste.

Il rettore Pietro Navarra, che del progetto si è interessato sin dall’inizio, quando era ancora prorettore e braccio destro di Tomasello, spiega al telefono che il finanziamento si rifà alla legge 338 del 2000, contenente “Disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari”, e copre il 50% dei costi lasciando l’altro 50% a carico dei bilanci degli Atenei.

In base ai dettami della legge citata da Navarra, «gli alloggi e le residenze realizzati con i benefici di cui alla presente legge sono prioritariamente destinati al soddisfacimento delle esigenze degli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi sulla base dei criteri di valutazione della condizione economica e del merito stabiliti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri …».

Il progetto è stato redatto dai tecnici dell’IACP di Messina in conformità ad un’apposita convenzione stipulata con l’Università. L’edificio in progetto si articola su cinque piani fuori terra: i primi due (Piano sottostrada e Piano Terra) adibiti a spazi con funzioni di servizio ed i rimanenti tre piani (Piani Primo, Secondo e Terzo) destinati alle residenze.

Il modello tipologico organizzativo secondo cui sono state strutturate le residenze è quello “ad albergo”. Sono previste 42 camere singole oltre a locali di ingresso, portineria, amministrazione, internet point, sala riunioni, sala TV, sale studio, caffetteria, palestra e servizi di supporto.Ogni camera sarà costituita da un posto letto, annesso posto studio e da un servizio igienico individuale, e sarà dotata di illuminazione ed aerazione diretta.

Sono state previste, nel rispetto delle norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, 2 camere con bagno individuale adeguate alle esigenze degli studenti con disabilità fisiche.

Il terreno su cui dovrebbe sorgere la Casa dello Studente destinata agli aspiranti medici si trova nei pressi dell’entrata che conduce al Pronto Soccorso del Policlinico. Se il progetto dovesse andare in porto, gli studenti avrebbero quindi la possibilità di raggiungere le aule per le lezioni in pochissimi minuti oltre a risparmiare le spese per l’affitto, che spesso sono un vero e proprio salasso per le famiglie, soprattutto per quelle meno abbienti. Alcune delle quali potrebbero finalmente smettere di fare tanti sacrifici economici per vedere realizzati i sogni dei propri figli.

Danila La Torre