cronaca

Avvocata messinese apostrofata in udienza, giudice rischia il procedimento disciplinare

MESSINA – Finirà sul tavolo del Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello di Salerno la vicenda dell’avvocata messinese richiamata in malo modo dal giudice, durante una udienza alla Commissione tributaria provinciale di Napoli, per un ritardo di qualche minuto.

L’avvocata Daniela Agnello si è rivolta al suo ordine di appartenenza, quello di Messina, che ha inviato gli atti, per quanto di competenza, al Consiglio giudiziario salernitano e, per eventuale condivisione, al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Salerno. Intanto il magistrato si è astenuto dalla causa.

Il consiglio dell’Ordine di Messina ha deliberato la trasmissione lo scorso 25 maggio, ed ora tocca a giudici e colleghi della provincia campana occuparsi dell’episodio che ha avuto eco nazionale.

L’udienza della discordia risale al 6 maggio scorso. L’avvocata Agnello, tramite il co-difensore già collegato, aveva informato la commissione napoletana del ritardo ma, una volta collegata, è stata ripresa dal Presidente che, spiega la legale, l’ha definita “scorretta e maleducata” per non essersi presentata per tempo. Immediata, quindi, la richiesta della Agnello di attendere le scuse pubbliche e private da parte del giudicante, di verbalizzare le gravi offese e di astenersi da tutte le controversie patrocinate dal medesimo difensore per assenza di terzietà e imparzialità del giudice.