Stop a spese legali folli e ad incarichi ai “soliti noti”. Identificazione obbligatoria per i massoni

Un nuovo “Regolamento per l’affidamento di incarichi di patrocinio legale a professionisti esterni al Comune”. A proporlo è la consigliera di Messina dal Basso, Nina Lo Presti, che ne ha illustrato le disposizioni più importanti questa mattina, in conferenza stampa, insieme a due giovani avvocatesse, Serena Pandarola ed Erika Caponetto.

Ad un anno dalla sua elezione, l’esponente del Civico Consesso ha deciso di toccare uno dei nervi scoperti di Palazzo Zanca: il settore legale, su cui anche la Corte dei Conti ha più volte bacchettato il Comune, invitandolo a tenere sotto controllo le spese legali ed arginare l’elevato ed incontrollato contenzioso.

Il regolamento proposto dalla Lo Presti, che è già allegato ad una proposta di delibera depositata agli atti del Consiglio Comunale, si fonda su due parole chiave: risparmio e rotazione.

Contenzioso e spese legali sono tra le voci che appesantiscono di più i bilanci comunali ed anche tra le principali cause della produzione di debiti fuori bilancio, la cui mole immensa (l’ultima stima dei revisori dei conti è di circa 350 milioni di euro) rischia di mandare al fallimento il Comune di Messina. «Al fine di attenuare la situazione emergenziale in cui versa il Comune di Messina – si legge nella premessa della proposta di delibera firmata dalla Lo Presti – si rende necessario, sin da subito, attuare tutte le iniziative possibili per il contenimento della spesa».

Per raggiungere questo importante traguardo, secondo la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso è necessario «procedere ad una quantificazione preventiva dei compensi professionali da riconoscere per la difesa e rappresentanza in giudizio dell’Ente indicando come criterio a cui i professionisti dovranno attenersi nella redazione delle parcelle quello dei parametri minimi». I costi che Palazzo Zanca dovrà sostenere per portare avanti una causa dovranno essere chiari sin dall’inizio e via via aggiornati, per non ritrovarsi di fronte a spiacevoli sorprese.

«Risulta indifferibile – continua il documento – la necessità di evitare spese eccessive e non preventivate, anche al fine della formazione di debiti fuori bilancio e della garanzia di omogeneità di trattamento»

La Lo Presti chiede inoltre che l’assegnazione degli incarichi si ispiri a criteri di trasparenza, competenza, rotazione ed imparzialità. La consigliera dice stop agli incarichi ai “soliti noti” e spiana la strada ai tanti professionisti che operano in città.

«Nonostante il criterio della rotazione sia previsto dal vigente regolamento – ha spiegato la Lo Presti – non è mai stato applicato attraverso un sistema di regole trasparenti che arginasse la libera discrezionalità di chi gestisce la materia con evidenti rischi di sconfinare nell’arbitrio incontrollato; l’incarico pur essendo per definizione fiduciario e volto a garantire la migliore difesa possibile per l’Ente, nella maggior parte delle cause legali è stato affidato negli anni ad una cerchia ristrettissima di professionisti»

In virtù del regolamento presentato dalla consigliera comunale (IN ALLEGATO LA VERSIONE INTEGRALE), deve essere istituito un apposito Albo comunale aperto ai professionisti, singoli o associati, esercenti l’attività di assistenza e di patrocinio dinanzi alle Autorità Giudiziarie.

L’Albo dei consulenti legali è costituito da un registro nel quale i nominativi dei professionisti sono elencati in ordine alfabetico, diviso in n. 4 sezioni distinte per ambito giuridico e una sezione speciale (Amministrativo, Civile, Lavoro, Penale). Prevista, inoltre una Sezione speciale – Giovani avvocati – riservata ai legali con una anzianità di iscrizione all’albo inferiore ai 6 anni. L’Ente si riserva la facoltà di conferire a quest’ultimi incarichi per controversie civili (con esclusione delle cause di lavoro), tributarie e relative a verbali di contestazione per la violazione del codice della strada, il cui valore della causa non sia superiore a € 5.000,00.

Il Dipartimento Avvocatura provvederà alla tenuta dell’Albo ed al suo aggiornamento con cadenza biennale. Per la formazione dell’Albo viene predisposto avviso pubblico, al quale sarà data massima diffusione attraverso la pubblicazione all’Albo pretorio e sul sito web dell’Ente, e mediante comunicazione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina.

Gli avvocati che vorranno iscriversi all’Albo comunale dovranno anche dichiarare l’appartenenza, eventuale, a logge massoniche ed associazioni ad essa assimilabili. Che non sarà, comunque, un motivo ostativo per ottenere l’incarico.

Secondo il Regolamento, gli incarichi esterni di rappresentanza in giudizio sono conferiti dal Sindaco su conforme deliberazione di Giunta Comunale e proposti dal Dirigente del Dipartimento Avvocatura, previa verifica della relativa copertura finanziaria. La scelta dovrà avvenire nel rispetto di alcuni principi e con una preciso ordine di priorità: rotazione dei professionisti per ogni sezione, procedendo allo scorrimento sistematico secondo l’ordine alfabetico e progressivo a seguito del sorteggio della lettera alfabetica dalla quale iniziare lo scorrimento per cognome, con esclusione dei professionisti già incaricati; specializzazioni ed esperienze risultanti dal curriculum; evidente consequenzialità e complementarietà con altri incarichi precedentemente conferiti aventi lo stesso oggetto; conferimento ad un professionista, nel corso di un anno solare, di un numero di incarichi per un importo complessivo dei compensi in misura non superiore a € 50.000,00 e ciò anche nel caso in cui sia iscritto in più di una sezione.

Il Regolamento targato Lo Presti vieta, inoltre, gli incarichi congiunti a più avvocati salvo «in casi eccezionali in cui la complessità della causa o la natura del contenzioso richieda conoscenze specifiche in rami diversi del diritto».

Tra le novità introdotte anche l’abolizione del Collegio di Difesa permanente, come esiste oggi al Comune, per sostituirlo con uno a carattere temporaneo, composto da un massimo di 3 professionisti.

Danila La Torre