Il dirigente va in pensione ma la Città Metropolitana gli dà l’incarico da consulente. Protesta la Cgil

Da pochi mesi ha assunto la carica di sindaco metropolitano, ma per Accorinti sono già iniziate le prime nuove grane, come nel caso della gestione dei servizi di assistenza scolastica e trasporto per gli studenti diversamente abili.

Adesso a chiedere lumi sul conferimento dell’incarico di direzione all’avvocato Calabrò, dirigente in pensione di Palazzo dei Leoni, è la Fp Cgil.

Nella nota il sindacato chiede ad Accorinti la revoca del Decreto Sindacale n.84 del 12.09.2016 con il quale la Città Metropolitana ha inteso conferire l’incarico di direzione della Direzione “Affari Finanziari e tributari” all’ex dirigente in quiescenza, avv. Antonino Calabrò.

“Riteniamo tale decisione – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Francesco Fucile Segretario Autonomie Locali- alquanto dubbia sotto il profilo della legittimità e poco opportuna tenuto conto della situazione di grave crisi finanziaria in cui versa l’Ente. Sotto il profilo della legittimità ci chiediamo come il Sindaco possa aver affidato la direzioni di una struttura con pieno espletamento di funzioni dirigenziali in palese la violazione dell’ art. 6 del D.L. 90/2014 che nel disciplinare l’assoluto divieto di affidamento di incarichi per il personale collocato in quiescenza prevede che : “Incarichi e collaborazioni sono consentiti, esclusivamente a titolo gratuito e per una durata non superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile

Una circolare del Dipartimento inoltre chiarisce che la disposizione ha l’obiettivo di “consentire alle amministrazioni di avvalersi temporaneamente, senza rinunciare agli obiettivi di ricambio e ringiovanimento ai vertici, di personale in quiescenza per assicurare il trasferimento delle competenze e delle esperienze e la continuità nella direzione degli uffici”

L’obiettivo è evidente ed anche se un dirigente andato in pensione può essere considerato il migliore in assoluto in quel settore, il provvedimento consente all’amministrazione di far “fruttare” le sue competenze facendogli affiancare chi ha preso il suo posto, una sorta di staffetta a titolo gratuito per un anno al massimo.

La disposizione, pertanto- continua la Cgil-, non fa mai riferimento a direzioni di struttura, con piena assegnazione di funzioni dirigenziali, ma a supporto consulenziale a titolo gratuito. La stessa circolare chiarisce che l’amministrazione valuterà prudentemente la compatibilità dell’incarico con la gratuità, con la durata massima annuale e con le responsabilità e i meccanismi di valutazione connessi all’incarico Rimangono ferme, in queste ipotesi, le regole relative alle procedure selettive di conferimento degli incarichi.

Secondo la Fp Cgil tutti questi presupposti indicati sia dalla legge che dalla circolare non si sono verificati nel caso di Calabrò, e inoltre negli ultimi anni si è dovuto fare ricorso ad un consulente esterno per supportare la Direzione Affari Finanziari: “L’avvocato Calabrò inoltre è stato assente per lunghi periodi di malattia con conseguente incarico di funzioni dirigenziali ad un dipendente della stessa Direzione. Non si comprende, pertanto, come si possa fare riferimento nel Decreto Sindacale alla necessità di “continuare ad avvalersi della esperienza e professionalità. Chiediamo pertanto la revoca immediata del decreto sindacale 84/2016 e tralasciamo ogni commento in riferimento all’importo massimo mensile di 300 euro quale rimborso spese anche alla luce delle condizioni economico- finanziarie dell’Ente”.

Crocè e Fucile chiedono quindi ad Accorinti di fare un passo indietro rispetto ad una nomina che finirebbe con il tramutarsi in una consulenza esterna, non indispensabile e non a costo zero, in un momento in cui tutto il personale dell’ex Provincia è a rischio mobilità e non ha chiare le certezze sul futuro occupazionale, e sarebbe necessario, come prevede la legge, quell’azione di ringiovanimento indispensabile per fare “camminare con i suoi piedi” la Direzione Affari legali anche dopo la quiescenza del dirigente.

Rosaria Brancato