Assenteismo allo IACP: 80 dipendenti a giudizio per truffa

Si è conclusa con 80 rinvii a giudizio ed uno stralcio l’udienza preliminare dell’operazione “Badge Sicuro” sull’assenteismo allo IACP di Messina. Il gup Daniela Urbani dopo due ore di camera di consiglio ha integralmente accolto le richieste del PM Antonio Carchietti. Il giudice ha rinviato a giudizio al 13 novembre prossimo 80 degli 81 indagati con l’accusa di truffa ai danni dell’istituto e li ha prosciolti invece per il reato di falso ideologico. Stralciata la posizione di un indagato per un impedimento del difensore. Sarà giudicato il 24 giugno prossimo.
L’inchiesta della Guardia di Finanza portò alla luce un dato sconcertante. Su 96 dipendenti dell’istituto autonomo case popolare 81 erano assenteisti.. Quattro di loro nel dicembre scorso sono stati arrestati perché si sono assentati per oltre 12 ore dal posto di lavoro. Uno dei quattro arrestati ha cumulato 90 ore di assenza in un solo mese. Per 54 dipendenti è invece scattato l’obbligo di firma nella caserma dei Carabinieri. Altri 23 dipendenti sono stati denunciati a piede libero perché si sono assentati fino a due ore dal lavoro. Le indagini avviate nel gennaio dell’anno scorso e concluse lo scorso mese di settembre hanno preso in esame in particolare 35 giorni lavorativi a partire dal 14 febbraio. Una telecamera nel locale dove c’erano i lettori dei badge ha accertato come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali. C’era chi andava al bar, altri passeggiavano per le vie dello shopping insieme ai colleghi. In altre occasioni la pausa per il pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore