Il popolo NO TARI si ribella: in arrivo la diffida alla giunta e la class action

Il popolo No Tari prepara le contromosse non contro la tassa ma contro un pessimo servizio: class action, diffida all’amministrazione. Non c’era la folla del gennaio 2014 quando tremila persone si riunirono davanti a Palazzo Zanca per contestare le bollette, ma i promotori della manifestazione (L’Altra Messina, CittadinanzAttiva e Associazione consumatori) sanno che i messinesi che si recheranno nei banchetti e parteciperanno alla class action sono un esercito. Come chiarito da Eugenio Preta, Franco Tiano, Alessandro Tinaglia, Pippo Pracanica, Michele Di Pietro, che si sono alternati al megafono, i cittadini sono stati messi nelle condizioni di dover pagare un’imposta per un servizio che in realtà è un disservizio. L’unico modo per difendersi, qualora l’amministrazione non voglia cambiare rotta,è quello di contestare, dapprima attraverso una diffida e poi con la class action, il disservizio stesso e quindi la Tari. Nel frattempo non pagare la bolletta.

“Non accettiamo che 10 consiglieri su 40 eletti abbiano deciso che dobbiamo pagare queste cifre per un servizio inesistente-ha detto Preta- Non possiamo accettare chi ci accusa di demagogia e terrorizza i cittadini dicendo che il ricorso non è ammissibile. Noi vogliamo pagare le tasse ma avere il servizio. Non vogliamo la riduzione dell’80% noi chiediamo che ci si chieda solo il 20%. ”.

Già in piazza Municipio c’era il primo banchetto messo a disposizione di quanti volessero intanto firmare in vista delle azioni che le varie associazioni unite per la manifestazione decideranno d’intraprendere sotto il profilo legale.

“La cosa più importante- ha continuato Alessandro Tinaglia, per gli Stati Generali- è questa ritrovata unità. Oggi siamo qui persone e associazioni diverse e abbiamo deciso di mettere da parte le differenze per trovare invece quello che ci unisce”.

Michele Di Pietro con l’associazione dei consumatori metterà a disposizione i locali nel viale S.Martino (di fronte al bar Lombardo) sin da domani “sia per dare informazioni, per diffondere il nuovo modulo e per quanti volessero firmare in vista della class action”.

Il primo modulo diffuso ha incontrato lo stop degli uffici, adesso i legali del popolo NO TARI stanno individuando un metodo collettivo che riesca a far sì che prima o poi Messina possa comunque avere un servizio all’altezza di una città decorosa.

“Noi volevamo dare un’opportunità al sindaco per arrivare ad una Tari accettabile e accessibile-ha concluso Franco Tiano, Federazione Nuova Destra- Noi diciamo ad Accorinti: lavora, lavorate. Doveva essere qui stamattina, al fianco di chi reclama un servizio decente. Invece proprio lui ha paura della piazza…..Noi abbiamo messo da parte i colori politici e diciamo al sindaco, siediti con noi, troviamo una soluzione al servizio. Siamo pronti alla class action e a non pagare la tassa, completamente, se la diffida non sarà accolta. Messinambiente ha accumulato un deficit di oltre 7 milioni di euro che fanno pagare a noi. Diciamo al sindaco Signorino, perché è lui il vero sindaco, caro sindaco, devi dare un futuro ai nostri figli”.

Da domani quindi chi vuol contestare la SuperTari che si vedrà recapitare a casa potrà recarsi negli uffici dell’associazione consumatori.

Alla manifestazione ed alla protesta hanno aderito, oltre ai promotori L’Altra Messina, CittadinanzAttiva, Consumatori, gli Stati Generali, Reset, Federazione Verdi, Italia dei valori, le Acli, Giuseppe Munaò per i Club Forza Silvio (anche se il capogruppo consiliare di Forza Italia Pippo Trischitta è tra i 10 consiglieri che hanno votato sì alla Tari…).

Nel frattempo già dai prossimi giorni molte famiglie si vedranno recapitare le bollette. Attenti all’infarto…..

Rosaria Brancato