L’Antitrust condanna Messinambiente al pagamento di una multa. Di Maria: «Ricorreremo»

A Messinambiente piove sul bagnato. In realtà sarebbe potuta andare molto peggio, ma in momenti di difficoltà come quello che si sta attraversando, sarebbe meglio evitare nuove sorprese. Proprio oggi l’Antitrust, l’Autorità Garante sulla concorrenza e sul mercato, si è espressa sulla segnalazione presentata dalla società d’ambito,l’ Ato3, in merito al comportamento assunto dalla società di via Dogali in occasione delle due precedenti gare (andate deserte, ndr) per l’assegnazione del servizio di gestione rifiuti.

L’Autorità ha sanzionato Messinambiente con una multa di 52 mila euro (cifra stabilita anche considerando l’attuale stato liquidatorio della società) perché, secondo riportato nell’istruttoria, avrebbe abusato della propria posizione dominante, rifiutando e ritardando di fornire informazioni necessarie per il corretto svolgimento delle procedure di gara competitive deliberate dalla societa’ d’ambito per la scelta del nuovo affidatario. Secondo l’Autorita’, Messinambiente avrebbe attuato volontariamente una strategia dilatoria ed ostativa delle procedure stesse, ostacolandone il corretto svolgimento, alterando le dinamiche competitive e pregiudicando la partecipazione degli altri concorrenti.

Un esito per certi aspetti “atteso” dal commissario liquidatore Armando Di Maria, con cui ci siamo mesi in contatto, rispetto al quale Messinambiente è pronta a fare opposizione, appellandosi al Tar competente per territorio. La pietra dello scandalo, secondo quanto spiegato dal dirigente, riguarderebbe un presunto ritardo nel consegnare la lista del personale: «Il fatto verrà chiarito e la spunteremo – afferma Di Maria – spiace solo dover sostenere inevitabili spese legali. Somme che invece avremmo preferito risparmiare». (EDP)