Nuova via don Blasco. L’Ance rileva anomalie e chiede una proroga dei termini

L’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Sicilia ha ricevuto segnalazioni da diverse imprese che segnalano anomalie per la gara della nuova via don Blasco. La richiesta rivolta al Comune di Messina è quella di “apportare le dovute correzioni” e “considerando la complessità dell’appalto e il periodo in cui lo stesso ricade, che nel mese di agosto risulta più difficile reperire le offerte commerciali a supporto dello studio economico della gara, richiamando i contenuti dell’art. 79 del D.lgs n. 50/2016” una congrua proroga sulla data di presentazione delle offerte, prevista al prossimo 7 settembre.

“Il contenuto del capitolato speciale d’appalto – scrive Ance Sicilia – non è stato adeguato alla nuova normativa vigente in materia e fa riferimento al previgente D.lgs. n. 163/2006, interamente abrogato dall’art. 217 D.lgs. n. 50/2016. Alcuni istituti giuridici sono stati radicalmente modificati, quali: varianti in corso d’opera, risoluzione contrattuale, subappalto, accordo bonario, ed altri”.

Evidenziate, poi, discrasie tra il bando e il capitolato speciale d’appalto: “nel quadro economico del capitolato i costi della manodopera sono indicati come costi non soggetti a ribasso d’asta; diversa indicazione è contenuta nel bando. In merito ai tempi di esecuzione dell’appalto, vi è una discrasia fra i giorni riportati nel bando di gara, 435, e quelli previsti nel capitolato, 417 lavorativi pari a 608 giorni solari”.

L’Ance chiede inoltre di fornire maggiori dettagli su alcune voci e di regolamentare la discrezionalità dei commissari di gara riguardo ai criteri per la determinazione della migliore offerta. Come indicato dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) “è assolutamente necessario che vengano indicati, già nel bando, i criteri motivazionali a cui deve attenersi la commissione per la valutazione delle offerte (linee guida dell’offerta economicamente più vantaggiosa, approvate il 30 giugno scorso)”.