Borse lavoro e le rinunce delle figlie di assessori, Accorinti: “Penalizzate ingiustamente”

«Noi non abbiamo scheletri nell’armadio, c’è qualcuno che la mattina si alza per ricamare su ogni cosa». C’era anche il sindaco Renato Accorinti alla presentazione dei 55 borsisti selezionati nell'ambito del progetto “Gioventù al Lavoro – Youth at Work” e con queste parole ha iniziato ad affrontare il “caso” delle figlie degli assessori Mantineo e De Cola, entrambe partecipanti al bando pubblicato dal Comune, entrambe vincitrici ed entrambe rinunciatarie (vedi correlati).

«La battaglia contro le raccomandazioni per noi è al primo posto, perché non abbiamo padroni e padrini a cui dover rendere conto», ha continuato Accorinti, sottolineando ancora: «noi non abbiamo potentati alle spalle, anzi i potentati li combattiamo».

Entrando nello specifico della questione, che più di un imbarazzo sta creando anche all’interno del Movimento “Cambiamo Messina dal basso”, il primo cittadino ha aggiunto: «Le due ragazze hanno rinunciato, ma la loro colpo qual è? Quella di essere figli di? Sono penalizzate ingiustamente. Anche i miei amici sono penalizzati e non è neanche giusto».

Chissà cosa avrebbe pensato e come avrebbe reagito Accorinti il contestatore se a partecipare al bando, durante l’amministrazione Buzzanca, fossero state le figlie di Scoglio e Miloro o di altri ex assessori. Possiamo solo immaginarlo, ma oggi che è sindaco di Messina, l’Accorinti pensiero è il seguente: «Dobbiamo essere esagerati nel bene perché sono stati esagerati nel male». Dalle sue parole si intuisce che il sindaco viva anche questa vicenda come una espiazione delle colpe di quelli che c’erano prima, nel senso che gli altri avrebbero certamente barato e “truccato” le carte, ma oggi a pagare sono loro, che invece fanno tutto per bene, talmente bene che non è possibile neanche evidenziare l’inopportunità per le figlie di due assessori di partecipare ad un bando comunale. Ci chiediamo a questo punto perché le stesse abbiano rinunciato alla borsa di studio.

Ad ascoltare l’intervento del primo cittadino, oltre ai 55 vincitori della Borsa lavoro selezione su 563 partecipanti, c’erano anche l'assessore alle politiche giovanile, Filippo Cucinotta, il presidente dell'VIII Commissione consiliare, Piero Adamo, ed il coordinatore del progetto, Carmelo Lembo.

All’assessore Cucinotta è toccato il compito di illustrare le attività che i giovani svolgeranno all’interno del progetto, quali l’apertura di uno sportello informazioni presso il Palacultura “Antonello”, l’avvio di una costante attività di monitoraggio dei finanziamenti pubblici, di supporto agli uffici comunali nella redazione dei progetti, di collaborazione con gli uffici dell’Ateneo messinese, di informazione e consulenza per gli studenti universitari (in particolare per quelli fuori sede), di sviluppo delle competenze creative nel campo dell’audiovisivo e l’attivazione di un canale di accesso al credito agevolato.

Il più giovane degli esponenti della Giunta Accorinti ha poi voluto elogiare pubblicamente il lavoro svolto dalla Commissione, costituita esclusivamente da funzionari comunali con specifiche competenze nel campo e presieduta dal dirigente al ramo, Salvatore De Francesco. «I funzionari – ha sottolineato Cucinotta – hanno svolto il loro compito nell'ambito della giornata lavorativa, senza comportare in alcun modo spese aggiuntive per il Comune o per il progetto, e dovendo conciliare i tempi con lo svolgimento dei normali servizi istituzionali di competenza».

L’assessore alle Politiche Giovanili è tornato inoltre a puntualizzare che «la commissione ha svolto un'attività tecnica consistente nell'attribuzione di punteggi oggettivi a una griglia di valutazione, in funzione del materiale curriculare presentato dal candidato».

Le griglie, a seconda della linea di progetto a cui ci si presentava, assegnavano un punteggio al candidato valutandone titolo di studio, voto di laurea, master, dottorati, esperienze pregresse in progetti, conoscenza certificata delle lingue e riducevano al massimo la discrezionalità nella scelta.

Le griglie, le graduatorie e le schede di valutazione di ogni candidato sono state pubblicate nell’albo pretorio del Comune (ed anche nei nostri articoli precedenti). Non sono stati resi pubblici, invece, i curricula dei partecipanti al Bando. Per garantire la massima trasparenza e mettere a tacere le polemiche, l’amministrazione Accorinti potrebbe ad esempio decidere di pubblicare anche il curriculum di ogni candidato.

Danila La Torre