Nuovi casi di influenza suina si sono registrati all’ospedale “Cutroni Zodda”. Sarebbero cinque negli ultimi dieci giorni le persone risultate positive al virus H1N1 che sono state seguite e trattate dal personale sanitario del presidio ospedaliero della città del Longano. Per tutti il decorso dell’influenza è stato regolare e non si sono verificati casi di complicazioni respiratorie, le più temute per la virulenza già dimostrata in questi casi dal virus. I soggetti che si sono rivolti ai sanitari dell’ospedale di Barcellona manifestavano i tipici sintomi dell’influenza A: febbre alta, dolori muscolari, spossatezza, mal di gola e tosse. Accertata la presenza del virus H1N1 è stato seguito il protocollo previsto per i casi di influenza suina. «Non sempre è stato necessario ricorrere agli antivirali – spiega il direttore sanitario Domenico Sindoni – e nella maggior parte dei casi siamo intervenuti con una terapia sintomatica, come per le normali influenze stagionali». Tutti i pazienti sono guariti in quattro-cinque giorni. Prosegue intanto l’attività dell’unità di crisi istituita dal direttore generale Giuffrida e diretta dal dott. Sindoni. La prossima settimana sarà definito il piano pandemico aziendale, mentre venerdì 9 prenderà il via proprio al “Cutroni Zodda” il piano della formazione per l’influenza A H1N1/v promosso dall’ASP di Messina e organizzato di concerto con tutte le aziende dell’area metropolitana. Il progetto, coordinato dall’U.O. formazione dell’azienda, diretta dalla dott. Antonina Santisi, è destinato a figure e profili professionali diversi, con l’obiettivo generale di garantire alla comunità prestazioni sanitarie di qualità, improntate alla corretta conoscenza e gestione dell’Infezione A/H1N1, coerentemente con le linee guida e le direttive nazionali e regionali. Sono stati predisposti, infatti, tre percorsi principali differenziati per target selezionato: per i professionisti del territorio (medici e pediatri di famiglia, medici della continuità assistenziale e dei punti di emergenza territoriale e operatori della protezione civile); per professionisti dei presidi ospedalieri; per i professionisti del dipartimento di prevenzione e del dipartimento del farmaco. Sono previste 35 edizioni destinate a raggiungere tutto il personale sanitario potenzialmente coinvolto nella prevenzione e gestione della pandemia. I formatori, sotto la responsabilità scientifica del dott. Salvatore Bruno, direttore dell’U.O.C. di Malattie Infettive del P.O. di Barcellona, affronteranno i temi legati all’epidemiologia, eziopatogenesi e clinica dell’influenza A H1N1/v, alla diagnosi e terapia, alle regole di prevenzione, alla vaccinoprofilassi e chemioprofilassi, al sistema di sorveglianza. La formazione degli operatori impegnati nelle diverse fasi del piano pandemico è individuata dai piani nazionale e regionale individuano come l’attività essenziale da organizzare e realizzare prima del verificarsi dell’eventuale pandemia. «La formazione – spiega la dott. Santisi – è finalizzata non solo all’acquisizione di elementi cognitivi e di abilità pertinenti alle attività e ai compiti svolti, ma anche alla loro utilizzazione pratica, continua e verificata, soprattutto per consentire risposte pronte e corrette alle richieste semplici e abituali, ma anche interventi più elaborati in situazioni operative insolite o complesse poste dalla realtà professionale». Notevole importanza è data anche all’attività di informazione costante ai cittadini anche per mezzo della stampa.