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Basket, Alma Patti. Coach Buzzanca tira le somme del 2020

Mara Buzzanca, coach dell’Alma Patti, commenta un 2020 che ha visto le sue ragazze ottenere la promozione in A2, campionato nel quale occupano un ottimo 9° posto in classifica, se pur con qualche rimpianto: “Crediamo in noi stesse come gruppo e nelle potenzialità che ogni singola nostra atleta ha in base alle proprie caratteristiche, per questo il nono posto in classifica non ci sconvolge. Sappiamo di aver lasciato sul campo diverse vittorie. Ripensando al girone di andata sicuramente ci mancano almeno 6 punti e questo ci ha amareggiato fortemente, fatto riflettere e oggi ci motiva con estrema “rabbia aganostica”. Tuttavia è un’evidenza che non va utilizzata come un dito da puntare contro il gruppo nè contro una società neopromossa e attiva in un territorio dove ad oggi – in particolar modo in periodo di pandemia – a parte il calcio dilettantistico, non ci sono campionati di vertice“. Coach Buzzanca continua analizzando il roster che il presidente Scarcella le ha messo a disposizione, nel quale ci sono giocatrici di esperienza nella categoria e ragazze esordienti provenienti dal vivaio dell’Alma: “Siamo riuscite a portare in Sicilia tre professioniste come Galbiati, Cupido e Verona, uniche giocatrici tra le restanti nove con le carte in regola per poter essere determinanti in Serie A2. Riguardo le altre nostre atlete il minutaggio di quest’anno è superiore a quello avuto nelle annate passate con squadre del nostro stesso tenore sportivo, dunque è chiaro l’obiettivo di portarle ad una crescita cestisticamente con la maglia dell’Alma Patti utile per il loro stesso futuro da giocatrici di pallacanestro. Vorrei sottolineare poi, ma in maniera determinate, la presenza di tre giocatrici messinesi di diciotto anni tra le dodici ingaggiate. Probabilmente ad oggi in Sicilia solo poche formazioni di Serie B e di Serie A2 maschile, con una tradizione più lunga rispetto la nostra, si stanno garantendo la possibilità di schierare atleti cresciuti nel proprio vivaio. È giusto evidenziarlo inoltre perché conosciamo tutti la differenza sulla quantità di ragazzi formati giocatori di pallacanestro e la quantità di ragazze non solo diventate giocatrici, ma effettivamente atlete con minutaggio in A.