Prime proposte per il Sindaco, Giuseppe Santalco scrive una lettera aperta

Il consiglio comunale non è si è ancora insediato ufficialmente e già da uno dei neoeletti arriva la prima proposta indirizzata al Sindaco Renato Accorinti. Giuseppe Santalco, consigliere eletto tra le file della coalizione del centro-sinistra, ha affidato ad una lettera aperta alcuni consigli e suggerimenti legati ad uno dei temi cruciali della campagna elettorale di Accorinti e del suo movimento: la riqualificazione per fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Santalco offre al nuovo Sindaco una delle strade percorribili su questo fronte. Nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 21.06.2013 è stato pubblicato infatti l’Avviso per la presentazione di progetti per la riqualificazione e riconoscimento dei beni confiscati alla criminalità organizzata nei centri urbani e aree marginali. Gli immobili confiscati alla mafia, previa riqualificazione, riconversione e ristrutturazione, potranno essere utilizzati e destinati a vari scopi. Si va dal pronto soccorso sociale, al centro accoglienza per gestanti e madri con figli, centro di accoglienza per fronteggiare i disagi dei soggetti e dei loro familiari costretti a cure, centri antiviolenza e case di accoglienza, assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave. Il Comune di Messina non ha a disposizione strutture di questo tipo e attraverso questo bando regionale ha la possibilità di presentare almeno due richieste di finanziamento che ammonterebbero singolarmente a 350mila euro. Una cifra che potrebbe far comodo ad un Comune con poche risorse per riavviare la macchina legata ai servizi e all’assistenza. Le domande dovranno essere presentate entro il 21 luglio, dunque ci si dovrebbe mettere subito a lavoro. Per questo Santalco sollecita il Sindaco a voler da subito trasmettere un atto di indirizzo al Dirigente del Servizio competente al fine di predisporre gli atti da inoltrare all’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali e del Lavoro per chiedere, ricorrendone i presupposti, il finanziamento di almeno 2 progetti sociali.