Giardini. Terminati scavi al parco archeologico di Naxos, scoperti altri materiali organici

Sono state ultimate, martedì scorso, le indagini archeologiche, compiute nel sito di Naxos in collaborazione con l’Istituto Finlandese “Finnish Institute – Istituto di Ricerca per l’Archeologia e la Topografia Antica”, con sede ad Atene, e la partecipazione di studenti finlandesi, sotto la direzione del professor Jari Pakkanen e della dirigente del parco archeologico, Maria Costanza Lentini, coadiuvata dalla dottoressa Maria Grazia Vanaria. I dati degli ultimi ritrovamenti sono stati presentati mercoledì scorso, alle 16.30, alla presenza del sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, che ha potuto ammirare i risultati di studi iniziati già da circa due anni, nel corso dei quali, i campi d’indagine sono stati diversi: indagini geognostiche, rilievo 3D delle strutture urbane scoperte di recente (plateia A e Arsenale Navale) e infine indagini archeologiche. Le prospezioni geofisiche condotte dall’eccellente professor Apostolos Sarris (Università di RethymnoCreta) hanno coperto una superficie complessiva di quasi 4 ettari, accertando la consistenza sull’intera area della griglia ortogonale della città del V secolo a.C. L’impiego del georadar ha permesso di rilevare, sull’intera area, la presenza del sottostante impianto arcaico della città, sul quale le ricerche archeologiche si sono concentrate nell’ultimo decennio.

Il rilevamento 3D, effettuato nel tratto di plateia A in luce tra gli incroci 10 e 11 e nel complesso dell’arsenale navale, permetteranno in entrambi i casi di ottenere una esatta restituzione tridimensionale. Al momento i dati sono in corso di elaborazione e le operazioni di scavo si sono concentrate all’interno di un pozzo scoperto nel 2013. Ha collaborato alle operazioni la botanica Daphne Lentjes dell’Università di Amsterdam per l’analisi dei residui organici molto numerosi nel pozzo. È la prima volta che questo accade a Naxos e ciò permetterà di ottenere le prime informazioni sulla flora antica della colonia. Lo scavo integrale del pozzo, profondo oltre 6 metri, ha restituito una straordinaria quantità di materiali, tra cui uno splendido esemplare di antefissa a maschera di Sileno, e dati cronologici importanti per la datazione della città di V secolo a.C. Allo scavo hanno partecipato gli studenti finlandesi e con grande perizia e bravura Giuseppe Miceli di Giardini Naxos.

Redazione