Politica

Bilancio bocciato, Atm risponde a Cgil e Uil: “La liquidazione è atto dovuto”

Dopo la bocciatura del bilancio 2018 dell’Atm da parte dei Revisori dei Conti dell’azienda e la presa di posizione delle federazioni dei trasporti di Cgil e Uil, dall’Atm arriva la replica ai sindacati. A parlare è il commissario liquidatore Pietro Picciolo. 

«Ancora una volta Cgil e Uil utilizzano l’argomento della messa in liquidazione dell’Atm per un “regolamento di conti” con altre sigle sindacali. L’ultima sortita in riferimento all’iter di approvazione del bilancio 2018, che ha avuto un parere sfavorevole da parte del Collegio dei Revisori, viene preso a pretesto per ribadire la pretesa ormai largamente minoritaria secondo la quale la delibera del Consiglio Comunale di messa in liquidazione dell’Azienda andrebbe revocata.

Nel perseguire tale obiettivo, i due sindacalisti si mostrano pronti anche a dimenticare le aspre critiche rivolte al presidente del Collegio, fino a ieri accusato di presunta incompatibilità e/o conflitto di interessi, per questioni inerenti la sua carica di presidente di una società sportiva concessionaria di un impianto comunale.

Superfluo appare riprendere quanto già evidenziato dal sottoscritto nella relazione depositata in commissione consiliare in data 29/07/2019, se non per ribadire il concetto di base in esso rappresentato e cioè che la liquidazione dell’Atm è stato un atto dovuto e non una scelta politica, considerato che essa andava deliberata già dal lontano 2009, anno in cui il patrimonio dell’Azienda, pari ad oltre 18.7 milioni di euro, è stato totalmente depauperato senza che allora nessun organo in carica sollevasse il problema.

Per quanto sul rapporto debiti e crediti e sui conti si possano avere opinioni diverse, riteniamo che sul rispetto delle leggi non ci sia spazio per polemiche né politiche, né sindacali, né mediatiche».