Gugliotta: “A pagare il pizzo, oggi, sono solo i fessi”. Operazioni da ricordare: arresto Barresi e cattura Mignacca

Bilancio positivo, seppur con qualche linea d’ombra e tanti margini di miglioramento, quello tracciato stamani dal Questore Carmelo Gugliotta al termine di un 2013 da considerarsi un “anno di intenso e proficuo lavoro”.
Sotto il motto di “saper fare, far sapere”, il questore ha snocciolato alcuni dati importanti sulle percentuali annuali dei maggior reati nel territorio messinese soffermandosi, in particolare, su rapine, furti ed estorsioni.
Negli ultimi 12 mesi, si è assistito ad una diminuzione del 34% nelle rapine a fronte di un aumento dei furti del 14%, nonché delle estorsioni del 15%.
“E’ un dato importante che deve far riflettere. Alla base dell’aumento dei furti vi sono delle spiegazioni semplici, che si ricollegano sia a fatti puramente legislativi sia alla situazione di crisi che l’Italia intera sta conoscendo”, ha continuato Gugliotta.
Innanzitutto un minor rischio in quanto viene a mancare il contatto diretto tra vittima e reo. “Con i furti, poi, il guadagno è più elevato, in quanto il valore di oro ed argento è salito notevolmente. Paradossalmente frutta di più un furto di pochi oggetti d’oro che una rapina in posta da 200 o 300 euro”, ha spiegato Gugliotta.
Ma non solo. I sistemi di sorveglianza posti in quasi tutti gli esercizi commerciali, nonché nelle banche e nelle poste, fanno sì che il lavoro dei poliziotti nel riconoscimento e nell’individuazione dei colpevoli di rapine sia notevolmente facilitato. Lo stesso non si può dire dei furti in appartamento dove i sistemi di sorveglianza esistono solo in rari casi.
“Lascio al mio successore un percorso già avviato – ha sottolineato Gugliotta – che inglobi ancor più la collaborazione dei cittadini e, allo stesso tempo, di negozi e commercianti. Se ogni esercizio commerciale mettesse una telecamera in più di video sorveglianza, magari che riprenda anche un pezzo di strada adiacente al proprio negozio, il contrasto alla criminalità sarebbe molto più proficuo. Si tratta di un imput che ho già lanciato e che vorrei venisse perseguito anche da chi mi succederà”.
Altro dato necessario su cui riflettere, poi, quello delle estorsioni che, secondo le percentuali, sono salite nell’ultimo anno del 15%.
“Sono certo che sia questo il motivo che ha portato Messina a scendere nella classifica nazionale delle città sicure. Però è un dato che deve esser analizzato con attenzione – ha evidenziato ancora il Questore – in quanto l’aumento delle estorsioni è dovuto anche ad un aumento delle denunce, e quindi delle segnalazioni da parte della gente”.
Prima tutti pagavano il proprio pizzo e tacevano, adesso qualcuno paga, qualcuno tace, ma ci sono anche coloro che dicono “no” e denunciano tutto alla Polizia. Un atteggiamento che deve esser ancora più stimolato e che, senza se e senza ma, è da attribuire alla grandissima azione svolta nel territorio dalle associazioni antiracket e antipizzo così come dalla maggior sicurezza che garantiscono oggi le Forze dell’Ordine nel proteggere chi parla.
“La realtà – ha continuato Gugliotta – è che la gente non può più permettersi di pagare il pizzo. La crisi non lo permette, le persone non riescono a sostenere anche questo carico. Diciamolo onestamente: oggi a pagare il pizzo sono solo i fessi”.
Tante infine le operazioni ed i blitz ricordati dal questore che, subito dopo le feste, si trasferirà a Perugia per il suo nuovo incarico. Una consapevolezza, la sua, di aver lasciato una città un po’ più sicura di come l’abbia trovata.
“Voglio ricordare –ha concluso Gugliotta – in particolare, due operazioni che hanno reso la provincia di Messina un luogo più sicuro: l’arresto di Barresi e la cattura dei Mignacca da parte dei Carabinieri. E ne approfitto per sottolineare che è stata la sinergia tra i diversi comparti e le diverse forze a ricordare che esiste una sola divisa dello Stato che protegge i cittadini e garantisce loro sicurezza ed un futuro migliore”.
Veronica Crocitti