La burocrazia lumaca rallenta il sogno,ma ora via libera ai lavori nei capannoni

Nei loro progetti speravano di poter lanciare la nuovissima e originale birra messinese già dal prossimo mese di ottobre. Invece, a questo punto sperano, di riuscirci per l’inizio del prossimo anno. Per i coraggiosi uomini del Birrificio Messina all’orizzonte c’è quello spiraglio di sole che tanto hanno cercato in passato e che adesso pare iniziare a portare i primi risultati. Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima inizieranno i lavori di manutenzione e rifacimento dei due capannoni nell’ex zona artigianale Asi di Larderia in cui nascerà il Birrificio Messina. Si comincerà dalla sistemazione del tetto e dalla rimozione delle numerose lastre di amianto, poi si passerà alla pavimentazione e non appena le ditte incaricate finiranno i lavori verranno sistemati i macchinari. Una notizia che ha reso particolarmente felice il gruppo del Birrificio che in questi mesi ha atteso trepidante di poter finalmente concretizzare un progetto su cui ha lavorato, investito e che adesso si spera porti solo risultati positivi. L’unica amarezza per il presidente della cooperativa Mimmo Sorrenti è l’aver perso tempo prezioso: “Ancora una volta la burocrazia ci ha messo i bastoni tra le ruote e purtroppo dobbiamo rivedere quelli che erano i nostri piani. Speravano di lanciare la nostra birra, la birra messinese, già nel prossimo mese di ottobre, ma non ce la faremo. A questo punto, incrociamo le dita, speriamo non ci siano nuovi intoppi e ci auguriamo di rinviare il gran debutto a gennaio”.

Dunque la città, che entusiasta aveva accolto il progetto del Birrificio e fatto un grande plauso al coraggio e alla voglia di riscatto dei 16 ex lavoratori, dovrà avere ancora un po’ di pazienza. Da marzo, quando cioè erano riusciti ad avere in mano le chiavi dei capannoni, attendevano di poter firmare il contratto e iniziare a lavorare. Mancava però il certificato della stima degli immobili che doveva produrre l’Agenzia del Territorio. Ci sono voluti tre mesi. Adesso però anche quel documento è arrivato, il contratto è stato firmato, le ditte sono già state individuate, le idee sono chiarissime. Un capannone sarà destinato al vero e proprio stabilimento di produzione, l’altro sarà invece allestito per lo stoccaggio, l’azienda è pronta a partire.

Per chi volesse dare il proprio contributo al Birrificio Messina può ancora farlo. Sono infatti ancora aperte le iniziative avviate dalla Fondazione di Comunità che fin dal primo giorno ha sposato la causa dei 16 ex lavoratori. Fino ad oggi sono stati tanti i semplici cittadini che hanno risposto all’appello, un po’ meno presenti invece le Istituzioni, gli Enti, coloro i quali cioè potrebbe dare un aiuto economico più consistente. Resta attivo il conto corrente intestato a Fondazione di Comunità di Messina su cui è possibile versare un contributo con la dizione “Donazione a favore del Birrificio Messina”. Chi volesse sostenere la cooperativa potrà farlo utilizzando il codice Iban: t 75 f 07098 16500 000000003044. Oppure sempre sul sito c’è un modulo apposito anche per donare un contributo economico. Attraverso un altro modulo, sempre disponibile sul sito, titolari di bar, ristoranti, club, birrerie, locali, pizzerie, possono dichiarare la propria disponibilità a comprare e utilizzare la birra che sarà prodotta dal Birrificio Messina (vedi al link http://www.fdcmessina.org/fdcmessina/s2magazine/index1.jsp?idPagina=620).

Francesca Stornante