Fallimento Demoter, Carlo Borella si difende: “Operazioni regolari”

E’ durato circa due ore il faccia a faccia tra Carlo Borella e i magistrati. Il costruttore, in carcere da martedì scorso, è stato interrogato dal Gip Maria Luisa Materia alla presenza dei suoi difensori, gli avvocati Alberto Gullino e Isabella Barone. All’interrogatorio di garanzia hanno preso parte anche i pm Antonio Carchietti e Fabrizio Monaco, titolari delle indagini.

Borella ha deciso di parlare, quindi, si è difeso, ha respinto le accuse ed ha difeso la regolarità delle operazioni finanziarie effettuate dalla Demoter prima e durante la procedura di fallimento.

L’ex presidente dell’Ance ha delineato la sua posizione all’interno dell’articolato intreccio di sigle, negando che la progressiva cessione di rami d’azienda servisse a sottrarre patrimonio disponibile per i creditori, e ha parlato di operazioni finanziarie comuni nel settore degli appalti pubblici. In particolare Borella ha difeso l’operazione Cubo, cioè la società creata in prossimità del fallimento Demoter, che si era proposta al Tribunale nell’ambito della procedura fallimentare. Il Tribunale peró aveva respinto la proposta censurandola, definendola un vero e proprio “abuso di diritto”.

Per il momento Carlo Borella resta in carcere. Da domani prendono il via invece gli interrogatori dei suoi familiari e dei collaboratori, andati ai domiciliari.