Cronaca

Blocchi di cemento, catene, batterie di auto e uno “Stop” ritrovati nei fondali dello Stretto

MESSINA – La Guardia Costiera e il comune di Messina continuano a scandagliare le acque dello Stretto per portare avanti un’operazione di protezione e valorizzazione delle coste e dell’ambiente marino. Dallo scorso 22 aprile il personale dei due enti è impegnato nella zona nord della città, alla ricerca di “opere abusive di ormeggio” e rifiuti sulle spiagge di Ganzirri, dalla foce del Torrente Papardo e verso nord. Un’operazione che vede la contemporanea procedura di rimozione dei rifiuti portata avanti da Messina Servizi con il nucleo sommozzatori della Guardia Costiera, impegnati nei fondali antistanti alle spiagge.

E anche stavolta hanno trovato di tutto. Sono stati rimossi blocchi di cemento, catene, cavi di nylon, rifiuti di ogni tipo e, tra i peggiori, batterie di auto e un cartello stradale.