C’è l’ok della Regione sui contributi, per l’Atm 3 milioni entro fine anno

I soldi adesso sono realtà. Dopo tanta attesa e un proficuo lavoro per ricucire rapporti logori da tempo, il Comune è riuscito a “fare pace” con la Regione e a sbloccare parte dei finanziamenti fermi da due anni per il contenzioso sul chilometraggio gonfiato. Entro fine anno nelle casse dell’Atm arriveranno quasi tre milioni di euro come prima tranche di un contributo che ammonta a circa 4 milioni e che l’assessorato regionale ai Trasporti si era impegnato a sbloccare durante il tavolo tecnico con l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola e i vertici dell’azienda di via La Farina.

A comunicarlo, con un pizzico di soddisfazione, è stato direttamente l’assessore regionale Nino Bartolotta che ha garantito che entro il 31 dicembre quei soldi saranno a disposizione dell’azienda. “I mandati di pagamento sono già stati effettuati, a questo punto si devono attendere solo i tempi tecnici necessari per il trasferimento tra banche. Il Comune può dunque respirare sul fronte Atm e se già l’amministrazione era riuscita a garantire ai lavoratori Atm un natale quantomeno sereno grazie al pagamento dello stipendio di ottobre e la garanzia di un altro stipendio nei giorni post natale, adesso si può anche ipotizzare che entro fine anno i dipendenti Atm potrebbero vedersi azzerrati tutti gli arretrati. Sarebbe una svolta “epocale” per un’azienda che soprattutto negli ultimi anni si è sentita abbandonata e bistrattata e che non ha quasi mai lasciato tranquilli i suoi lavoratori.

Nello specifico la cifra sarà così ripartita: 2.559.027 relativi ai contributi di esercizio del 2012 e 651.338.000 come contributo 2010 per l’adeguamento dei contratti degli autoferrontranvieri sepolto nel cassetto degli uffici palermitani dallo scorso anno.

Rispettati dunque gli accordi presi durante quel tavolo tecnico del 14 novembre, anzi il contributo che arriverà sarà addirittura superiore a quello ipotizzato in prima battuta. Non ha invece cambiato idea su come queste risorse saranno impiegate l’assessore Cacciola che è pronto a destinare parte di questi soldi agli stipendi dei lavoratori, con la speranza di chiudere davvero con il passato e ricominciare da gennaio con uno spirito diverso. Cacciola però guarda anche all’azienda e non vuole perdere l’occasione di investire parte di questo contributo nell’acquisto di bus, anche usati, che vadano ad incrementare una flotta troppo debole.

Dopo questa boccata d’ossigeno bisognerà però davvero rimboccarsi le maniche e guardare al futuro. Per recuperare credibilità anche a livello regionale serve un serio progetto di rilancio. L’assessore Cacciola ne è consapevole, non si sbottona, ma allontana qualsiasi idea di spa e privatizzazione.

Francesca Stornante