Cinquanta milioni di euro dalla Regione per i cantieri di servizio destinati ai disoccupati

Una boccata d’ossigeno per il lavoro nel settore edile, che in Sicilia è allo stremo. La Regione ha stanziato 50 milioni di euro con l’obiettivo di dare occupazione a circa 20 mila disoccupati attraverso i cosiddetti Cantieri di servizio (una sorta di riedizione dei cantieri scuola dei decenni trascorsi). Il regolamento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia e indica sia i soggetti che potranno accedere che l’iter che dovranno seguire i singoli comuni per la presentazione delle istanze.

I Comuni siciliani hanno 30 giorni di tempo per presentare progetti che riguardano la custodia e la pulizia straordinaria di parchi e giardini pubblichi, decoro urbano, manutenzione stradale, raccolta rifiuti o differenziata ed assistenza agli anziani ed ai diversamente abili. In ogni progetto potranno essere utilizzati da un minimo di 10 ad un massimo di 20 disoccupati, pagati con reddito minimo fissato dalla legge (dai 700 agli 800 euro al mese). Il progetto deve durare 3 mesi, ma può essere ripetuto purchè impieghi persone diverse rispetto alla prima volta, in modo da riuscire a dare risposte occupazionali a più soggetti.

Il regolamento indica anche i criteri di selezione che le amministrazioni dovranno applicare: il 50% dei soggetti impiegati dovrà essere di età compresa tra i 18 e i 36 anni, il 20% tra i 37 e i 50 anni, un altro 20 % agli ultra 50enni, 5% per i portatori di handicap e 5% per gli immigrati con permesso di soggiorno e residenti nel Comune da almeno sei mesi. Possono accedere ai cantieri di servizio quanti percepiscono un reddito non superiore ai 442 euro corrispondente all’assegno sociale anno 2013. Al momento della predisposizione della graduatoria inoltre si terrà conto della presenza, nel nucleo familiare di figli minori in situazioni di difficoltà o esposte al rischio di marginalità sociale oppure di familiari diversamente abili. Chi presenta domanda non dovrà possedere patrimonio mobiliare (attraverso Titoli d Stato o azioni, obbligazioni e depositi bancari) né immobiliare (tranne l’abitazione principale).

I Comuni hanno quindi un mese di tempo per presentare i progetti alla Regione, poi, se le istanze saranno ammesse avranno altri 30 giorni per pubblicare i bandi destinati ai disoccupati che chiedono di essere impiegati nei cantieri di servizio. Successivamente sarà l’amministrazione a stabilire la graduatoria in base al reddito, alla situazione complessiva del nucleo familiare, alla presenza di disabilità, casi di marginalità o disagio sociale.

L’obiettivo è utilizzare 50 milioni di euro per dare ossigeno al mondo del lavoro, evitando nel contempo che i cantieri di servizio si rivelino un flop o una forma di assistenzialismo “nascosta”. In ogni caso prima di vedere i primi cantieri passeranno almeno tre mesi.

Rosaria Brancato