Politica

Body shaming a Cardile, De Luca replica: “Espressione scherzosa”

“Non mi stupisce il tentativo di Cardile di ribaltare su di me il peso della sua consueta inadeguatezza politica, non è la prima volta che lo fa, e respingo al mittente le sue accuse che risultano assolutamente puerili e costituiscono il mero tentativo di distogliere l’attenzione dalle gravi violazioni al regolamento del Consiglio comunale di cui si è reso, ancora una volta, colpevole.”

Il sindaco di Messina Cateno De Luca risponde così al presidente del Consiglio Claudio Cardile che lo ha accusato di body shaming.

De Luca ribalta la questione e ricorda a Cardile il trattamento riservato all’assessore Tringali lo scorso 3 febbraio: “consentito dal presidente del consiglio senza sentire il dovere di intervenire anzi, peggio, assistendo con una malcelata soddisfazione a quello che, a mio avviso, ha rappresentato il punto più basso in cui il Consiglio comunale sia mai scaduto. Dalla storia Cardile sembra non avere appreso alcuna lezione visto come si è comportato nella seduta di consiglio del 3 agosto, in cui ha fatto sfoggio di muscoli contro l’Assessore Musolino, alla quale prima ha negato per ben due volte la parola e poi, su sollecitazione della sua compagna di partito (consigliere Antonella Russo), ha deciso di ‘concederla’ per poi censurarla dopo 30 secondi e infine ‘buttarla’ fuori dall’aula disponendo che la Polizia municipale l’accompagnasse fuori.”

“Ho usato una espressione scherzosa e volutamente provocatoria – spiega il primo cittadino – perché non mi è piaciuto lo sfoggio muscolare di cui si è reso autore nei confronti delle Assessore della mia Giunta. Attribuire a questa mia espressione una connotazione dileggiante costituisce il patetico argomento di chi, consapevole della sua assoluta inadeguatezza istituzionale a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio, tenta di accrescere la sua credibilità politica ergendosi a difensore di coloro che vivono condizioni di disagio fisico o psichico.”