Corruzione, processo a Messina per Maltauro: avrebbe pagato l’ingegnere Chiofalo

Processo a Messina, a partire dal prossimo 5 giugno per Enrico Maltauro, amministratore delegato del colosso Maltauro Costruzioni, accusato della corruzione dell'ingegnere Giuseppe Chiofalo, esponente Pd, area socialista vicino a Salvatore Lauricella. Il costruttore avrebbe corrisposto al professionista messinese, allora capo della segreteria tecnica del sottosegretario ai Trasporti Raffaele Gentile, “una somma di denaro trasmessa a mezzo bonifico bancario sul conto corrente appositamente aperto dal Chiofalo a nome del centro studi Cetras, e dalla società Ambiente e Sicurezza, quale prezzo della disponibilità del Chiofalo a favorire il gruppo Maltauro”.

I fatti risalgono al 30 gennaio 2008, data del bonifico, ed emersero nell'ambito delle indagini sulla circumetnea di Catania. Nel luglio scorso, durante l'udienza preliminare, il giudice catanese stralció la posizione di Maltauro perché i fatti sarebbero avvenuti a Messina e inviò il fascicolo al pm messinese Diego Capece Minutolo. Oggi l'udienza preliminare davanti al Gup Giovanni De Marco, che ha rinviato a giudizio "Il Veneziano".

Secondo gli investigatori catanesi, il rapporto tra Maltauro e Chiofalo avrebbe “consentito l'interessamento al buon esito di provvedimenti dell'amministrazione”. Gli inquirenti puntano l'attenzione sulla delibera del Cipe sulla viabilità secondaria, sull'affare relativo alla realizzazione di un'autostrada in Romania e un'altra in Albania. A chiarire la vicenda saranno ora i giudici del Tribunale collegiale di Messina. (Alessandra Serio)