Cronaca

Bonus e Superbonus edilizi. Una grande opportunità diventata un incubo

Abbiamo chiesto ad uno dei più attenti esperti del settore, l’Ing. Francesco Triolo cosa ci dobbiamo attendere in un prossimo futuro in merito alla situazione dei Bonus e Superbonus Edilizi. Questi benefici fiscali sono, infatti, al centro di forti criticità che di fatto coinvolgono oltre al contesto delle costruzioni anche il tessuto sociale e soprattutto il territorio messinese.

Di seguito la risposta del noto Professionista:

Passeggiando per Messina ci si accorge dei tanti ponteggi montati su facciate, con cartelli indicanti lavori riconducibili a bonus 110% o 90%, ma non si vede anima viva.

Tutto fermo e bloccato, in attesa di qualcosa che dovrà giungere e che ricorda un’antica opera teatrale di Beckett “Aspettando Godot” in cui, prevalendo la mancanza di punti fermi e certezze, si ha solo un’inconsapevole fiducia verso qualcosa che prima o dopo possa arrivare.

Dal mese di gennaio il meccanismo di Bonus e Superbonus edilizi si è ingessato a seguito di decisioni governative discutibili, i cui effetti sono tangibili e catastrofici.

Imprese, professionisti e diretti fruitori pagano l’elevato prezzo di modifiche operate in corso d’opera che hanno trasformato una “bellissima opportunità” in una “lenta agonia” per molti.

Da Roma giungono notizie di soluzioni non rassicuranti.

Mentre i dottori studiano, i pazienti rischiano di morire.

Difficile anche l’eventuale ripartenza

Da un parte risulta impossibile “monetizzare” il cassetto fiscale e proseguire i lavori già commissionati e con scadenze ben definite (superbonus 110%); dall’altra, non sono previste “proroghe o recuperi” in termini di tempo perduto e con un sistema fiscale che non dà tregua.

Nonostante le Norme dispongano un dialogo privilegiato con le banche, quest’ultime da tempo non intendono operare in tal senso.

Una sola cosa è certa: le tasse legate anche a somme non incassate vanno pagate.

Questo è il “principio di cassa” che accomuna tanti professionisti.

Nell’ipotesi più ottimistica che qualcosa prima o dopo possa funzionare, occorre ripartire e sapersi nuovamente organizzare.

C’è un accumulo di ritardi legato a una poca chiarezza legislativa che nonostante si possa sbloccare, le banche non riusciranno mai in tempi estremamente brevi a evadere le migliaia di istanze che verranno presentate.

Le banche esigono una documentazione tecnica eccessiva

Si aggiunga, che la palesata responsabilità in solido di chi esamina le pratiche fa si che le stesse banche chiedano ed esigano una documentazione tecnica “eccessiva” e non in linea con i principi “semplificatori” dei Bonus.

Solo le imprese che saranno dotate di personale altamente qualificato (commercialisti e professionisti) risulteranno avvantaggiate in relazione alle comprensione delle tante richieste dei portali telematici bancari.

Sarà anche una lotta contro il tempo.

Il Superbonus 110% ha dei tempi stabiliti i cui risultati si vedranno a consuntivo.

Al momento, mentre tutto è fermo, il tempo inesorabilmente prosegue senza proroghe o deroghe.

Per i più ottimisti non rimane che … “Aspettare Godot”.