Quel “temporanea” di troppo. Per Terminal Tremestieri l’emergenza è ordinaria

Gli attori principali sono diversi. La scorsa settimana erano stati il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, e l’amministratore delegato di Caronte e Tourist, società capofila di Terminal Tremestieri, Vincenzo Franza (vedi correlati).

Oggi, al dirigente del dipartimento Mobilità, Mario Pizzino, risponde il direttore tecnico Luigi Genghi. Ma le parti in causa sono sempre le stesse: da un lato il Comune, che chiede con forza il rispetto dell’ordinanza, dall’altro la società Terminal Tremestieri, che ribadisce le condizioni particolari in cui versa l’approdo a sud.

Proprio su questo aspetto, verte la risposta di Genghi. L’ordinanza ricordata da Pizzino prevede la lunga procedura richiamata “in occasione di temporanea inagibilità degli approdi di Tremestieri”. Ed è su quel “temporanea” che si basa tutto.

“La situazione attuale – afferma Genghi – non appare come una emergenza cui fare fronte applicando la procedura prevista dall’ordinanza sindacale richiamata nella nota pervenuta del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità. L’approdo di Tremestieri opera, infatti, ordinariamente da almeno tre anni al 50 per cento delle proprie potenzialità, generando una casistica che fu perfettamente normata dall’Ordinanza Sindacale del 18 ottobre 2006, ispirata dall’intento di “limitare possibili fenomeni di inquinamento acustico ed atmosferico con conseguenti eventuali disturbi alla quiete pubblica e possibili danni alla salute dei cittadini” derivanti in buona sostanza dalla saturazione delle aree di sosta dei mezzi commerciali e dalla conseguente lunga tempistica d’attesa. Ed è secondo queste procedure che la nostra società sta operando e continuerà ad operare”.

Secondo la società di navigazione, dunque, non si può parlare di emergenza, ma si deve considerare in atto “un’ordinaria situazione di inefficienza”.

Un altro botta e risposta al vetriolo che arriva giusto alla vigilia dell’incontro, programmato per domani a palazzo Zanca, tra il sindaco Accorinti, i rappresentanti dei vettori dello Stretto e tutti gli altri attori istituzionali coinvolti nella vicenda.

(Ma. Ip.)