Riforma d’Ateneo. Il Rettore Navarra “bacchetta” il Consiglio Comunale

Il dibattito è ancora visibilmente acceso. Dopo l'ordine del giorno del Consiglio Comunale, presentato dai Vice Presidenti Antonino Interdonato e Nicola Crisafi ed accettato all'unanimità, riguardante la riforma dello statuto dell'Ateneo Peloritano, la questione continua a coinvolgere le parti interessate in un botta e risposta.

Dopo le parole di Interdonato, Crisafi ed Adamo, il Rettore Pietro Navarra ha deciso di esporre la propria opinione su ciò che ieri è accaduto nell'Aula Consiliare di Palazzo Zanca. "Apprendo con assoluto stupore", dichiara il Rettore, "dell’irrituale iniziativa del Consiglio Comunale di Messina, che ha trattato e votato un atto di indirizzo nel quale vengono messi in discussione metodi e contenuti della riforma dello Statuto dell’Università di Messina".

Attendendo inoltre l'accettazione della riforma, il Rettore spiega come, alla fine della corsa per la trasformazione dello statuto, vi sarà la possibilità di chiarire ogni aspetto, "Mi riservo di entrare nel merito della questione una volta che le modifiche statutarie verranno definitivamente approvate. Ciò mi darà la possibilità di chiarire le molteplici e marchiane inesattezze che hanno caratterizzato il dibattito dell’assise consiliare e le affermazioni di talune associazioni studentesche che lo hanno ispirato".

Il Rettore nelle sue parole "bacchetta" anche il Consiglio Comunale, "Tuttavia, in qualità di massimo rappresentante dell’Ateneo, sento il dovere di evidenziare come il Consiglio comunale, dimostrando scarsa conoscenza del galateo istituzionale, abbia palesemente violato i più basilari principi dell’autonomia universitaria. Mi auguro che, per il bene della cittadinanza, il Consiglio torni quanto prima ad occuparsi con efficacia delle questioni di propria competenza."

Claudio Panebianco