I servizi sociali secondo Eller e Santisi scatenano ancora la Cisl Fp: “Dichiarazioni pretestuose”

Dalla protesta, all’incontro a muso duro, passando per le proposte messe sul tavolo, gli impegni a ragionare e valutare, fino ad approdare a nuove dichiarazioni che rischiano di scatenare di nuovo ire e timori. Nei servizi sociali sono giorni caldissimi e dopo il faccia a faccia di venerdì sera tra amministrazione e sindacati era stata fissata una nuova data entro cui gli assessori avrebbero dovuto dare risposte chiare e certe sui tagli e sul futuro del settore. Ieri però gli assessori Eller e Santisi hanno deciso di tornare sull’argomento, non tanto per fornire rassicurazioni ma quanto più per “spiegare” i servizi sociali a chi però in questo momento vorrebbe solo avere la certezza che continuerà a lavorare alle stesse condizioni di sempre.

“Questa Amministrazione ribadisce che il settore dei servizi sociali, mettendo al centro i bisogni e i diritti delle persone, è da sempre una priorità della propria azione politica. Il sistema integrato dei servizi sociali si rivolge ad una significativa parte dei cittadini, adulti, minori e famiglie, rispondendo alle esigenze di molte fasce della popolazione. Attraverso il servizio sociale professionale, il sistema dei servizi è impegnato in svariati interventi come affido, adozione, prevenzione del disagio, contrasto alla povertà e offre molteplici servizi connessi all’accoglienza, ascolto, tutela dei minori, sostegno alle famiglie, educativa domiciliare, asili nido, centri socio educativi per infanzia e adolescenza, residenzialità per persone con disabilità e anziani. Le potenziali economie sulle ore di lavoro, che in questi giorni si discutono al tavolo con i sindacati, interessano una parte degli operatori impegnati in alcuni servizi assistenziali. Pur comprendendo le preoccupazioni dei lavoratori, questa Amministrazione tiene a rasserenare il cittadino che usufruisce dei servizi assistenziali, circa la ricaduta in termini di qualità del servizio. Infatti, alcuni servizi domiciliari potranno avvalersi in aggiunta del nuovo Bando, previsto all’interno del Piano di Azione e Coesione (PAC), dedicato agli anziani e alle persone non autosufficienti, articolato in assistenza domiciliare e in assistenza domiciliare integrata con l’azienda sanitaria. Non a caso nello spirito dell’emanazione dei finanziamenti, curati dal Ministero dell’Interno, i servizi finanziati con il PAC si caratterizzano come servizi aggiuntivi. Questo non toglie che l’Amministrazione abbia a cuore le problematiche dei lavoratori e, fin dall’inizio, abbia messo in moto accorgimenti, tra cui la priorità al sociale dichiarata sia nel Documento Unico di Programmazione (DUP)2016/18, come nella nota integrativa al Bilancio 2016. Si continuerà a cercare soluzioni, anche nelle direzioni indicate dalle parti sociali, nella consapevolezza che le necessarie economie che si potrebbero realizzare sono, com'è noto a tutti, legate agli annosi problemi di bilancio e alla situazione debitoria che vede il Comune di Messina impegnato nel Piano di riequilibrio. Gli assessori Santisi ed Eller riconoscono il clima di confronto schietto e rispettoso dei ruoli che si è avviato con i sindacati della funzione pubblica e auspicano che questo clima di dialogo continui».

Dichiarazioni che però hanno inevitabilmente scatenato la reazione della Cisl Fp: “Ci sembra pretestuoso – dichiara Calogero Emanuele – l'intervento degli assessori Santisi ed Eller e le puntualizzazioni in merito ai servizi sociali, proprio perché nell'incontro tenutosi giovedì sera le organizzazioni sindacali hanno precisato che nessun accordo può essere raggiunto se si pensa all’abbassamento delle ore lavorative, soprattutto perchè verrebbe meno la qualità del servizio e la sicura perdita di posti di lavoro”.

Il sindacato ribadisce che la strada dell’utilizzo dei fondi PAC, come semplicisticamente viene esaltata, non è assolutamente percorribile ne condivisibile perché, a detta anche loro, sono percorsi e sistemi di gestione diversi.

“Le dichiarazioni degli assessori sono un tentativo di una “captatio benevolenziae” da parte della collettività e dei lavoratori, esaltando l'impegno del Comune sui servizi sociali; ma l’impegno non può essere parziale, ne può riguardare solo alcuni servizi. Abbiamo dato soluzioni per intercettare le risorse necessarie e, a detta dello stesso assessore Eller, da parte dei dirigenti di dipartimento c’è una richiesta di budget ed una spesa sovrastimata che va oltre le necessità e riteniamo che ci sono tutte le condizioni per operare quella razionalizzazione e l'efficientamento della spesa per coprire, appunto, il buco delle ore mancanti per raggiungere le 38 ore.

Siamo per una rimodulazione ed un riordino del sistema, – conclude Emanuele -ma bisogna partire da una vera programmazione e non da tagli lineari e solo per i servi sociali.

E siamo pronti a dare un contributo serio per un percorso condiviso che, come Cisl, in piena sinergia tra federazioni e confederazione, siamo pronti ad affrontare”.

F.St.