Cartour, da oggi i nuovi orari: in arrivo un fiume di tir

Da oggi entrano in vigore i nuovi orari della Cartour.

Non sappiamo cosa accadrà nelle prossime settimane ed in quali modi e su quali terreni si combatterà lo scontro tra il gruppo Franza e l’amministrazione Accorinti, né quali saranno effettivamente i tempi e se ci saranno ostacoli all’ordinanza di divieto che si sta predisponendo per i tir sul cavalcavia.

L’unica certezza, al momento, è che da oggi e fino al 27 luglio entra in vigore la tabella oraria estiva della Cartour, nonostante i tentativi di accordo tra le parti e le richieste avanzate dal sindaco alla società di mitigare i disagi per la città.

Nel passaggio dall’orario notturno invernale a quello estivo la principale modifica riguarda le corse diurne (sia in arrivo che in partenza) che comporteranno un fiume di tir in pieno centro, via La Farina e viale Europa, ed in pieno giorno.

Vediamo i dettagli: in base ai nuovi orari le navi in partenza da Messina dal molo Norimberga dal lunedì al venerdì saranno due, una all’una (o alle due di notte) ed una alle 15, mentre da Salerno le partenze saranno due, una alle due di notte ed una alle 14 (compreso il sabato e la domenica) e arrivo a Messina otto ore dopo, quindi, nel caso della nave delle due di notte i mezzi pesanti sbarcheranno in città alle 11 del mattino.

L’immediata conseguenza, in entrambi i casi, ovvero la partenza diurna da Messina e l’arrivo da Salerno alle 11 del mattino, sarà che i camion, che sono, indiscutibilmente, i mezzi numericamente più numerosi in ogni corsa, attraverseranno il centro negli orari di punta in seguito alle operazioni di sbarco/imbarco.

Per raggiungere il Norimberga per la partenza delle 15 infatti i mezzi gommati dovranno essere almeno un’ora prima sul posto, pertanto attraverseranno le arterie principali dopo le 13, quindi in piena ora di punta. Nel frattempo i tir sbarcati al Norimberga alle 11 provenienti da Salerno faranno il percorso inverso, quindi raggiungeranno il centro dalle 11.30 in poi.

Lo scontro tra Caronte-Tourist e giunta Accorinti è scoppiato nei giorni scorsi, un muro contro muro sulle corse diurne.

Il sindaco, nel corso di due riunioni fiume, ha chiesto alla società di limitare le corse diurne alle sole auto, oppure a considerare l’estate 2014 l’ultima con queste tabelle orarie. Niente da fare, la società ha risposto che “sono solo una quarantina di tir a corsa e in ogni caso le precedenti amministrazioni hanno sempre autorizzato questi orari”. Il fatto che le precedenti amministrazioni abbiano considerato, dal 2006 in poi, “naturale” la corsa diurna, non equivale ad un diritto acquisito per sempre, una sorta di usucapione e la giunta Accorinti ha rimarcato proprio su questa vicenda la differenza con le precedenti amministrazioni.

“I diritti dei cittadini non sono negoziabili” ha chiarito lo stesso sindaco annunciando l’ordinanza di divieto ai tir sul cavalcavia dal 20 luglio, in modo da dare tempo alla Cartour di organizzarsi. La società, nel ribadire l’impossibilità a far traghettare di giorno solo le vetture ha paventato il rischio del licenziamento di 100 lavoratori in caso di sospensione delle corse diurne. Anche su questo fronte il sindaco non ha fatto passi indietro. “Non accetto ricatti occupazionali. Non voglio andare a nessun funerale di qualcuno travolto da un tir sapendo che da sindaco avrei potuto fare qualcosa per evitarlo e non l’ho fatto. Quello che chiedo ai Franza non è un passo indietro ma un passo in avanti, verso una città vivibile per tutti”.

Ne è seguito uno scambio epistolare “Caro Renato”, “Caro Vincenzo”che ha evidenziato la distanza incolmabile tra le parti. Il molo Norimberga è diventato il punto di non ritorno e sul quale la giunta si gioca tutta la credibilità, perché è vero che Tremestieri non è ultimata, ma è anche vero che non possiamo utilizzare il mancato completamento come alibi per l’eternità.

Del resto, nel silenzio, da dicembre ad oggi le deroghe per la Rada San Francesco, che ricordiamo sono gestite dal comandante dello scalo e non dai vigili urbani, sono aumentate in maniera eccessiva.

Nel mezzo della contesa c’è anche il balletto delle cifre (vedi articolo allegato) perché la società sostiene che i mezzi pesanti che si riverseranno in centro sono “solo 40”, mentre l’Orsa , in base ai dati dell’Autorità portuale ricorda che sono almeno 67.

D’altra parte la società sostiene che le corse diurne sono state istituite solo per i turisti e le vetture e che il gommato è presente in misura ridottissima. Tesi smentita sia dai dati, che dalla stessa determinazione da parte del gruppo nel non voler vietare ai tir le corse diurne. Non si comprende inoltre perché l’operazione “corse diurne” sia stata tentata anche l’1 marzo, (quindi non periodo estivo) quando Tempostretto pubblicò tabelle orarie poi scomparse dal sito dopo le proteste corali di sindaco, Orsa e movimenti.

Accorinti è il primo sindaco a dire “no”. Per la verità lo scorso anno il commissario Croce provò a inviare una lettera chiedendo alla società di mantenere le corse notturne, ma rimase inascoltato.

Oggi la situazione è completamente diversa e nelle prossime ore continuerà un braccio di ferro che sarà la cartina di tornasole di decenni di battaglie contro la schiavitù ai tir. Nel frattempo, per non farci mancare nulla, da domani saranno sospesi i collegamenti veloci UsticaLines tra Messina e Reggio Calabria, a dimostrazione che lo Stretto sta diventando una “polveriera”incontrollabile.

Rosaria Brancato