Sequestrati oltre 600 volatili protetti, la Gdf blocca traffico tra le due sponde

Nel portabagagli della sua auto nascondeva 600 uccelli di specie protetta, tra cui frosoni, cardellini, verzellini e verdoni costretti all’interno di cassette di plastica e di scatole di cartone e di legno.
E’ stata un’importante azione di contrasto al bracconaggio quella conclusa dai finanzieri della Compagnia di Messina che, durante alcuni controlli al porto, sono riusciti a bloccare un traffico di volatili tra le due sponde dello Stretto. Ad attirare l’attenzione dei militari è stato il nervosismo del conducente che tentava di nascondere qualcosa all’interno della macchina. Adesso, per lui, le ipotesi di reato sono detenzione di specie protette, di trappole per la fauna selvatica e di altre attrezzature per la cattura di uccelli (Legge 150/1992, relativa all’applicazione in Italia della Convenzione di Washington e dalla Legge 157/1992, che disciplina le regole per la protezione della fauna selvatica) oltre alla detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, sanzionata dall’art. 727 del codice penale che punisce chi maltratta gli animali.
Gli uccelli sono stati sequestrati e quelli ancora in vita sono stati affidati in custodia al personale Veterinario del Centro Recupero fauna selvatica dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali, che ha provveduto ad accertarne lo stato di salute per la successiva liberazione.