Crisi Atm, per il Pd una società “in ginocchio” che conferma il fallimento dell’amministrazione Buzzanca

Stavolta il punto di non ritorno sembra essere stato toccato. Se non fosse altro perché ad affermalo è proprio il commissario dell’Azienda di Trasporto Pubblico, il dott. Alligo, nominato dal sindaco Buzzanca. Nell’ultimo incontro con i sindacati Alligo si è detto pronto alle dimissioni considerando quella dell’Atm una situazione senza più soluzione. Il commissario che al momento del suo insediamento aveva individuato dei margini di recupero, evidenzia invece come allo stato attuale non ci sia più alcuna concreta speranza di mettere un piede fuori dal baratro.

Immancabile e puntuale il commento del segretario cittadino del Pd, Giuseppe Grioli: “L’Atm è l’emblema del fallimento di questa amministrazione. Il sindaco, ne siamo certi, continuerà a buttarla in politica, scaricando le proprie responsabilità sulla Regione ma a nostro avviso basta ripercorrere gli ultimi quattro anni di commissariamenti, annunci, rassicurazioni per comprendere con chiarezza che il disastro è conseguenza immediata e diretta dell’incapacità di affrontare i problemi strutturali del sistema trasporti pubblici. Da agosto dell’anno scorso la Regione aveva lanciato un monito alla Giunta messinese chiedendo un piano industriale, la trasformazione dell’Azienda Speciale in S.p.a. ed il rilancio del servizio. Il Comune ha perso tempo, ha tentato solo di tenere fuori dal bilancio comunale la voragine dell’Azienda attraverso l’espediente della messa in liquidazione. Si è trattato della strada più comoda che però oggi fa emergere, con tutta la loro virulenza, problemi di complicatissima soluzione”.

Il Pd, che ricordiamo aver avanzato una propria proposta di delibera che prevedeva una messa in liquidazione per scissione (vedi correlato), chiede di sapere se e chi sta lavorando al piano industriale che secondo i tempi sarebbe dovuto essere pronto entri 90 giorni dall’approvazione del documento votato dal consiglio: “L’impressione che se ne ricava continua Grioli – è che dopo la messa in liquidazione l’amministrazione brilli per immobilismo. I pignoramenti sono conseguenza del timore ingenerato nei creditori- Sarebbe stato necessario perseguire la difficile ma necessaria strada dell’allineamento dei bilanci rispettivamente di ATM e Comune attraverso una ricognizione dei rapporti debito/credito tra proprietà e azienda trasporti. Tutte le nostre proposte sono state respinte dall’amministrazione ed oggi siamo all’epilogo. Il sindaco pare pronto a breve a dimettersi per perseguire le proprie ambizioni personali di carriera politica. Ci chiediamo a questo punto se sia in grado di dare risposte alla città e ai lavoratori”.