Arresto De Luca, l’Udc: “Chiarirà tutto”. Scatta anche l’ipotesi riconteggio

La nuova Ars non si è ancora insediata e già è alle prese con la prima grana giudiziaria. L’arresto di Cateno De Luca infatti ha conseguenze sul piano politico, oltre che sull’immagine, alla luce di una campagna elettorale che si è basata sulle polemiche sui cosiddetti impresentabili.

La Corte d’Appello ancora non ha proclamato i vincitori ma già si cerca di capire come affrontare il caso.

Secondo l’AdnKronos è pronta la sospensione di Cateno De Luca, il neo deputato Udc agli arresti domiciliari dall’alba di oggi con l'accusa di evasione fiscale. All'Ars si lavora per capire come agire, perche' ancora la Corte d'appello non ha proclamato l'elezione dei candidati. Se dovesse essere sospeso, subentrerebbe il primo dei non eletti e cioè Danilo Lo Giudice, sindaco di Santa Teresa (ha preso il “testimone” lasciato da De Luca) . In realtà Cateno De Luca ha “calibrato” le preferenze proprio per fare in modo che risultasse il suo delfino come primo dei non eletti, concentrando i consensi di Messina su di lui e quelli della zona jonica su Lo Giudice. L’idea era infatti quella di lasciare spazio a Lo Giudice in caso di candidatura di De Luca alle amministrative di Messina o di sentenza negativa per il processo di Fiumedinisi (che si terrà domani).

Intanto si registra la nota dell’Udc, partito nella cui lista si è candidato De Luca con il movimento Sicilia Vera.

L'Udc ha appreso dalla stampa la notizia dell'arresto di De Luca. L'Udc ha avuto la massima diligenza nella formazione delle liste elettorali a tutela del partito e dei cittadini-elettori. Abbiamo chiesto a tutti i candidati dell'Udc e dei movimenti ad esso associati tra cui anche Sicilia Vera il certificato del casellario giudiziario e quello dei carichi pendenti a tutela dei Cittadini e della Onorabilita' del Partito. Abbiamo fiducia nella magistratura che siamo certi porterà all'accertamento della verità e siamo convinti che De Luca sara' in grado di chiarire i fatti e di dimostrare la sua innocenza".

Intanto mentre l’Ars valuta il da farsi e De Luca agirà sul fronte giudiziario c’è chi sta riflettendo sulla richiesta di riconteggio dei voti.

E’ Sicilia Futura con Beppe Picciolo, rimasto fuori per 102 voti. Sicilia Futura nel collegio di Messina ha preso infatti 18.408 voti contro i 18.510 dell’Udc-Sicilia Vera.

Uno scarto minimo che ha portato all’assegnazione del seggio all’Udc e quindi a Cateno De Luca.

Con ogni probabilità Picciolo ricorrerà per un riconteggio dei voti.

Intanto l’ex presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone commenta: “La notizia dell’arresto di De Luca non mi meraviglia. Avevo inutilmente chiesto che i partiti verificassero gli impresentabili. I candidati Presidenti avrebbero dovuto avere la forza e il coraggio di imporsi. In questi anni ho tenuto lontana la mafia dall’Ars, ma è tornata. La corruzione infatti è mafia. Mi auguro che Musumeci, che ne ha le qualità, sappia resistere alle sollecitazioni che gli impresentabili gli faranno. Deve avere il coraggio, che certo non gli manca, di tenerli fuori”.

Come primo giorno della nuova Ars non poteva esserci inizio peggiore.

Rosaria Brancato