La Patti-San Piero Patti e quel mutuo bluff: smossi i delusi anti-Ricevuto

Il progetto della strada a scorrimento veloce Patti-San Piero Patti sembra destinato a generare fratture alla Provincia Regionale. Alle spaccature in aula determinate qualche anno fa in sede di approvazione del Piano Strade, segue oggi la mancata accensione di un muto da 2milioni e 500mila euro che potrebbe alimentare vertiginosamente le polemiche e perfino alterare i rapporti nella maggioranza di Ricevuto. I piani sul quale la questione si muove sono due: uno amministrativo e l’altro politico. Sotto il profilo amministrativo la vicenda è stata sollevata dal consigliere di Sicilia Vera, Pippo Lombardo, che è intervenuto in pregiudiziale e carte alla mano ha raccontato quanto è avvenuto. Un blocco più o meno voluto della pratica di richiesta del mutuo, manifestato attraverso un ritardo nella consegna della documentazione per presentare la domanda. Le richieste dovevano infatti essere presentate entro il 16 dicembre 2011, stessa data in cui il funzionario dell’unità operativa “Mutui e Statistica”, Domenica Calabrò, ha inviato una nota al presidente Ricevuto e all’assessore al Bilancio, Nino Terranova, per segnalare l’impossibilità di definire l’incartamento entro il termine previsto. Lungo infatti l’elenco della documentazione da accorpare per rendere la domanda esaustiva e utile ad ottenere l’accensione del mutuo. Inesistente il tempo per produrla. Tra l’altro, trattandosi di un venerdì, e quindi non di una giornata di “rientro”, impossibile potere ricorrere al personale nel pomeriggio (e qualora non fossero scaduti i termini nemmeno nei giorni successivi, festivi).

«La fase precedente alla trasmissione comporta la riduzione dei documenti per la scannerizzazione in unica pagina (coinvolgimento dell’ufficio copie poiché lo scanner in dotazione non consente il concatenamento di immagini in unico file) e protocollo generale (coinvolgimento dell’ufficio preposto) – ha scritto la Calabrò -. Si declina pertanto qualsiasi responsabilità in ordine alla conclusione positiva dell’iter da seguire nei termini previsti dall’Istituto finanziatore non potendo garantire peraltro la disponibilità di uffici esterni al dipartimento». Responsabilità che alcuni attribuirebbero ad una precisa volontà di Ricevuto. E veniamo alla questione politica.

Il presidente ha più volte ribadito la sua ferma volontà di completare una importante arteria stradale quale è appunto quella di Patti-Librizzi-San Piero Patti, salvo poi disattendere tale impegno per i primi tre anni di mandato e facendo poi calare il silenzio sulla vicenda nonostante i numerosi solleciti provenienti dai consiglieri del comprensorio. Ad aggravare la situazione, voci di corridoio secondo le quali, l’Udc, forza alleata, avrebbe deciso di appoggiare l’ultima manovra di assestamento al Bilancio proprio credendo all’ennesimo impegno di Ricevuto. Che però, a quanto pare, avrebbe successivamente cambiato idea. Così da un lato ha assunto nel 2011 l’impegno in aula per l’accensione di un mutuo da 7milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti, dall’altro non avrebbe fatto nulla per evitare che la procedura fosse attivata solo nell’ultimo giorno utile.

«Tale atto manifesta palesemente la volontà dell’amministrazione provinciale di fermarsi ai proclami, che attiravano nel breve periodo consensi, ma di non avere né la capacità, né soprattutto la volontà di dare risposte concrete alle esigenze delle comunità territoriali del comprensorio pattese, istituzionalizzando la “presa per i fondelli come metodo di amministrazione», hanno dichiarato i consiglieri eletti nel collegio di Patti, Luigi Gullo (Pd) e Roberto Cerreti (Mpa). Per il momento dall’Udc nessuna presa di posizione ufficiale. In aula, invece, il solito tutti contro tutti (tra i pochi presenti) che non serve davvero a nessuno.