Il volto di Graziella Campagna in uno dei manifesti di Buzzanca: la famiglia non ci sta. Arrivano le scuse

Il giovane volto di Graziella Campagna ritratto in uno dei manifesti elettorali dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, candidato alle prossime elezioni regionali. Già numerosi i messinesi che in questi giorni avevano manifestato non poche perplessità sull’opportunità di utilizzare la foto della giovane vittima della mafia, ma adesso a prendere una posizione netta ed assolutamente contraria è la famiglia di Graziella, che ha inviato in redazione un comunicato stampa. Di seguito il testo integrale:

«La famiglia Campagna invita l’onorevole Giuseppe Buzzanca a ritirare i manifesti elettorali nei quali viene associata la sua immagine alla foto di Graziella, uccisa dalla mafia il 12 dicembre del 1985, o comunque a voler eliminare dal manifesto la fotografia di Graziella, per motivi di buon gusto, oltre che di decenza. La famiglia Campagna si considera distinta e distante dal modo di fare politica di Buzzanca e del suo partito nonché dalla sua cultura e dai suoi trascorsi politici.

La mafia si combatte in altre sedi e le vittime di mafia, come Graziella Campagna, si devono ricordare con altri metodi e con gesti concreti, non con le parole o gli slogan elettorali».

Intanto, arrivano le scuse di Buzzanca, che ha diffuso il seguente comunicato:

«Apprendo con rammarico il contenuto del comunicato stampa diffuso dalla Famiglia Campagna alla quale, prescindendo da qualsiasi equivoco od errore sorto nella redazione della locandina elettorale contestata, porgo le mie più sentite scuse.

Tengo comunque a precisare che l’intento del redattore della locandina elettorale è stato quello di associare la mia immagine ad una serie di iniziative portate a termine dalla mia Amministrazione nel corso della mia sindacatura, tra le quali la manifestazione promossa nel 2008 dall'Assessorato Arredo urbano, denominata “l’Albero del Villaggio”, con la quale ha inteso coinvolgere tutti i villaggi del comune di Messina in un Natale insieme. Abbattendo i confini e le separazioni tra centro cittadino e periferie, ciascun villaggio è stato invitato ad allestire un Albero di Natale da collocare in prossimità della piazza principale, che si imponesse all'attenzione della commissione scientifica nominata per valutare il valore ed i contenuti di interesse socio culturale rappresentati attraverso un messaggio che in occasione del Natale imponesse momenti di riflessione e di attenzione sui temi proposti liberamente da ciascuno.

Tra gli alberi di Natale giudicati di maggiore interesse dalla commissione e che sono stati ritenuti meritevoli di menzione c'è quello di Tremestieri, collocato davanti alla chiesa madre del villaggio.
All'interno di ciascun addobbo i ragazzi della parrocchia hanno inserito le fotografie delle vittime della violenza e della mafia volendo in questo modo rendere omaggio alla loro memoria ed invitare tutti a non dimenticare.

Nel ribadire le mie scuse alla famiglia Campagna, respingo comunque sin d’ora qualsiasi tipo di strumentalizzazione della vicenda con finalità politiche».