Rianimato per 70 minuti, trentaduenne torna alla vita

Non si sentiva bene e quel dolore continuo lo ha convinto che doveva andare all’ospedale. Ha chiamato un suo amico e così un trentaduenne è riuscito salvare la sua vita. Aveva un infarto in corso, ma non lo sapeva ancora. Si è affidato a un amico che lo ha portato in tempo al pronto soccorso dell’ospedale Papardo. Qui i medici hanno fatto un altro miracolo perché appena arrivato alla struttura di Sperone il cuore del trentaduenne ha smesso di battere. I medici non lo sapevano ancora, ma era cominciata propio in quel momento l’ora più lunga che fino a quel momento gli era capitato di vivere. Un’ora e 10 minuti per l’esattezza. Ecco per quanto tempo i medici dell’unità di Cardiologia del Papardo hanno provato a rianimare il cuore del trentaduenne. Hanno inistito, hanno lottato con quel ragazzo che il destino voleva strappare ad una lunga vita. Hanno continuato a lottare fin quando la linea sul monitor non ha cominciato ad avere un picco verso l’alto e poi un altro e un altro ancora. Avevano vinto tutti. Il cuore del ragazzo era tornato a battere, lui era tornato alla vita.
Il trentaduenne ora sta bene, è tenuto sotto controllo ed è vivo. Davanti a lui una nuova vita grazie alla tenacia dei medici. Degli angeli custodi in camice bianco che hanno creduto e sono riusciti a salvare una vita.