Allarme stipendi al Comune, Buzzanca: «In pagamento da venerdì». Genovese attacca sul web e Crocè annuncia stato di agitazione. Polemiche anche dalla Uil

«Da venerdì saranno in pagamento gli stipendi dei dipendenti comunali, speriamo che i trasfermenti di Stato e Regione in futuro siano puntuali». Così il sindaco Giuseppe Buzzanca, utilizzando ancora una volta Twitter, cerca di tranquilizzare i lavoratori di Palazzo Zanca dopo gli allarmi di questi giorni. In mattinata, dopo la Cgil, anche la Cisl s’era fatta sentire con il segretario della Funzione pubblica Calogero Emanuele, il quale aveva espresso «grande rammarico per aver appreso che ancora non erano stati corrisposti gli emolumenti ai lavoratori a tempo indeterminato e determinato». Un episodio non nuovo visto che la Cisl aveva già lamentato il fatto che non venivano assunte le giuste determinazioni per regolarizzare il pagamento delle spettanze ai dipendenti. «E’ certo però – aveva sostenuto Emanuele – che oggi l’Amministrazione comunale è nelle condizioni di procedere al pagamento degli stipendi visto che sono state introitate delle somme derivanti da trasferimenti statali».

Più ampia l’analisi di Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina, il quale ha deciso anche lui di utilizzare il web, nella fattispecie YouTube e Twitter con una videointervista (QUI in versione integrale), per affermare che «tutti i nodi vengono al pettine e quando arrivano tutti assieme significa che è mancato il governo del sistema, a cui si sono sommate le difficoltà finanziarie. Ecco quindi che un sistema malgovernato e la mancanza di risorse determina il momento di crisi e difficoltà che tutta la città sta vivendo e in prima persona i lavoratori». La sintesi è che «vi è difficoltà nel pagare lo stipendio ai dipendenti comunali, vi sono difficoltà nelle partecipate che non lasciano presagire grandi prospettive. Questa città ha bisogno di una soluzione concreta, ma anche di scelte decise e non più legate a un sistema che non produce e non può produrre un’offerta di servizi degni alla comunità né il livello occupazionale. Il rischio gravissimo che stiamo correndo – sottolinea il segretario generale della Cisl Messina – è che potrebbero esserci innalzamento delle tariffe a carico delle famiglie messinesi e, di contro, incertezze sul futuro delle società. Se il Comune ha deciso la liquidazione delle società che si occupano del trasporto pubblico o della raccolta rifiuti, ci preoccupa che sinora non sono state fornite soluzioni che ci lascino intravedere garanzie per occupazione e servizi».

E se la Cisl attacca sul web, la Cgil reagisce, proclamando lo stato di agitazione dei lavoratori. «Quest’ammnsitrazione -si legge in un documento firmato dal segertario generale della Funzione pubblica Clara Crocè – dimostra ancora una volta un totale disinteresse nei confronti del proprio personale. I lavoratori sono allo stremo: prezzi dei generi alimentari di prima necessità aumentati, bollette, rate mesili dei mutui o affitti da pagare, prestiti da onorare mensilmente. A tutto questo fanno fronte con retribuzionio medie di poco superiori a mille euro». La Cgil ,oltre ad annunciare lo stato di agitazione, comunica che venerdì 2 marzo si terrà l’assemblea dei lavoratori presso il Salone della Bandiere di palazzo Zanca. Chiede, inoltre, un incontro urgente con il sindaco per trovare soluzioni per l’immediato pagamento degli stipendi e del salario accessorio anno 2011.

Sul mancato pagamento degli stipendi interviene anche la Uil, sottolineando – in un comunicto- che «i lavoratori non possono essere considerati l’anello debole di un sistema di mal governo che si trascina da decenni .Non possono pagare i lavoratori, in un momento socio economico particolarmente travagliato, la mancata applicazione del contratto integrativo, che ha impedito a tutt’oggi la liquidazioni del salario accessorio. Non possono pagare i cittadini l’inefficienza organizzativa dell’Ente che a tutt’oggi non ha ancora attuato la nuova organizzazione degli Uffici e dei Servizi deliberata nell’anno 2010, mantenendo inspiegabilmente, per lunghi periodi, numerosi interim dirigenziali in difformità di quanto previsto dalla normativa in vigore».
La UIL FPL invita quindi l’Amministrazione «ad attivarsi con urgenza al fine di dare risposte concrete ed esaustive sia ai lavoratori che ai cittadini utenti. Chiede con forza e con immediatezza la liquidazione degli emolumenti del mese di febbraio al fine scongiurare situazioni che potrebbero anche divenire non controllabili, stante gli impegni che ogni lavoratore deve assolvere per mantenere dignitosamente la propria famiglia».