Esclusione di Sofia Martino alla Camera: la rivolta corre in rete

La rivolta contro l’esclusione di Sofia Martino dall’elezione alla Camera e lo “scippo” del seggio in Sicilia Orientale corre in rete e là dove è calato il silenzio dei vertici locali e regionali del partito ci pensa la base, gli elettori. L’iniziativa è su facebook, e prevede l’invio di mail di protesta a SEL al grido di: il nostro voto sia rispettato.

Quanto accaduto in casa Sel sa di vecchi metodi figli del porcellum che nessuno si sarebbe aspettato dal partito di Vendola. Invece in Sicilia Orientale non è andata così. A fine dicembre ci sono state le primarie per scegliere i candidati di Sinistra ecologia e libertà al Parlamento. In Sicilia Orientale, che corrisponde al Collegio Sicilia 2, le ha vinte la messinese Sofia Martino, docente precaria che ha sbaragliato tutti gli altri acquisendo il diritto, stando al regolamento delle primarie, al posto di capolista. I vertici del partito hanno però messo come capolista Laura Boldrini, marchigiana, che era capolista in 3 collegi: Sicilia 1, Sicilia 2, e Marche, (casa sua). La Boldrini non ha partecipato alle primarie in nessuna regione, ma rientrava in piena quota nominati, in pieno stile porcellum che a quanto pare ha fatto comodo anche a Sel, in barba alla rappresentanza territoriale. Chiuse le urne Sel ha conquistato, grazie al premio di maggioranza anche due seggi in Sicilia (occidentale ed orientale) ed uno anche nelle Marche. Logica e correttezza vogliono che la Boldrini optasse per il seggio ottenuto in casa sua (anche se neanche lì si era sottoposta alle primarie). Invece, pare in virtù di un accordo pre-elettorale mai reso noto ai siciliani, la rappresentante dell’Onu ha optato, guarda caso, per il seggio della Sicilia Orientale, dove la seconda era Sofia Martino, chiudendole quindi le porte della Camera. Tutto questo nonostante Sel, ad esempio a Messina, abbia superato la soglia del 3%, con poche centinaia di voti in meno rispetto all’Udc che in riva allo Stretto governa da sempre. Questa scelta priva la città di una rappresentanza femminile di sinistra dopo 20 anni, calpesta il principio stesso delle primarie ed umilia l’intero territorio che si vede messo dopo una Regione, come le Marche, che grazie alle perversioni del porcellum ha adesso ben 2 rappresentanti alla Camera. La decisione presa dai vertici di Sel è stata accolta nel totale silenzio da parte di quelli locali. E’ comprensibile che Erasmo Palazzotto, segretario regionale di Sel e secondo in lista in Sicilia Occidentale dopo la Boldrini, abbia appreso con serenità la scelta della neo deputata di optare per la Sicilia Orientale, del resto “mors tua vita mea”, ma nessun altro ha alzato un dito o sollevato obiezioni. Ci hanno pensato i circoli e gli elettori con una missiva inviata alla Boldrini e rimasta ignorata. Adesso in rete, su facebook gli elettori siciliani di centro-sinistra ci riprovano contro la casta delle segreterie. L’iniziativa è: Politiche 2013-Sicilia collegio 2-Il nostro voto sia rispettato. E’ un invito a inviare mail di protesta ai vertici di Sel.

Ecco il testo: “Chiediamo che chi ha vinto le Primarie per S.E.L., in Sicilia orientale ci rappresenti. Una Regione, politicamente in mano al centrodestra, un' intera Area geografica senza altri rappresentanti nelle istituzioni : chiediamo di scrivere alla Direzione Nazionale del Partito, affinché sia trovata soluzione a questa ingiustizia! Domenica 3 Marzo dalle 16,00 invia una e-mail a quest'indirizzo: redazione@sxmail.it Esprimi, con noi il tuo disagio, per una decisione che passa sopra le nostre teste e sopra le nostre giuste aspirazioni, ad avere in Parlamento chi possa lottare per le nostre Istanze. Fai conoscere la tua voglia di costruire e combattere per i diritti della Nostra terra”.

Lo slogan è : “Vogliamo essere rappresentati da chi ci conosce e da chi abbiamo votato”. Sofia Martino la prossima settimana volerà a Roma per far valere le ragioni di un territorio due volte preso in giro: la prima con le primarie che a questo punto non si capisce perché siano state fatte, la seconda al momento del voto, quando gli elettori hanno pensato di scegliere i propri rappresentanti alla Camera ed invece per loro ha scelto il partito. Che lo facciano il Pdl, l’Udc, che almeno hanno avuto il pudore di non fare primarie-farsa, lo si può comprendere, ma che lo faccia un partito progressista e di sinistra fa quanto meno indignare. Nessuno discute le qualità politiche della Boldrini, che in campagna elettorale a Messina abbiamo visto una volta di sfuggita, ma certi sistemi lasciamoli ad un mondo politico vecchio e da cambiare. Altrimenti poi nessuno, a sinistra, si chieda perché gli elettori di centro-sinistra vanno a finire tra le braccia di Grillo, che le primarie le ha fatte (nonostante siano state bizzarre) ma ne ha rispettato gli esiti mettendo in lista rappresentanti del territorio senza nominati dall’alto ed in base ai voti ottenuti.

Messina ha perso un’occasione e fa tristezza che l’abbia persa un partito di sinistra nella città, che alle Politiche ha registrato il primato del centro-destra e del M5S. E alle amministrative faranno bottino pieno.

Rosaria Brancato