Acr Messina: non serve la politica, ma la politica dei fatti

Nonostante tutto l’Acr ci prova. Ieri infatti (martedì), il presidente Bruno Martorano accompagnato dal responsabile dell’area tecnica, Pasquale Leonardo, ha fatto visita al Comune e alla Provincia per un nuovo confronto con le massime istituzioni cittadine. Un colloquio voluto per sondare il terreno in vista della prossima stagione sportiva, ma non solo. A Buzzanca sono state chieste garanzie sulla concessione dello stadio San Filippo e della foresteria. La risposta del primo cittadino sarebbe stata ancora una volta interlocutoria, attendista in attesa che il gruppo reggino risolva le questioni societarie e si presenti alla città con la reale volontà di fare bene in riva allo Stretto. Qualora questa fosse davvero l’intenzione. Il sindaco, così come il presidente di palazzo dei Leoni, Nanni Ricevuto, non ha potuto evidentemente dare garanzie per ciò che concerne un eventuale supporto economico al Messina. Con i conti consuntivi 2010 da approvare, parlare di previsioni per i bilanci futuri risulta essere impossibile per i due enti. E allora nulla di più di un semplice appoggio politico formale è emerso dai faccia a faccia.

Resta alta intanto la preoccupazione dei tifosi per il futuro prossimo del club. Le grane da risolvere sono tante, la prima su tutte è relativa al rilascio delle liberatorie da parte dei calciatori, propedeutico per l’iscrizione al prossimo campionato. La Commissione Accordi Economici della Lega Nazionale Dilettanti, come è noto, ha riconosciuto l’effettivo credito a undici ex tesserati, che attendono ancora il pagamento degli stipendi arretrati mai corrisposti nei vari anni e adesso pendenti sull’attuale proprietà. L’unico avvocato contattato tra coloro che rappresentano gli atleti di cui sopra è il legale dell’ex portiere dell’Adrano, Gaetano Farò. Nessuna comunicazione invece sarebbe stata recapitata ai vari Alessandro, Amato, Costantino, Cervillera, Giardina, Mangiarotti, Messina, Nuccio, Petagine e Piccolo. E a proposito di crediti, a questo elenco si aggiungono i nomi dei calciatori della rosa dello scorso anno, che ancora attendono il saldo delle spettanze da marzo in poi, più i dipendenti e vari fornitori.

Alla ricerca di notizie anche il noto legale bolognese Mattia Grassani, diverse settimana fa incaricato di seguire le vicende federali per conto del Messina al posto di Eduardo Chiacchio. L’esperto di diritto sportivo contesta il mancato riconoscimento del corrispettivo pattuito, oltre all’impossibilità di comunicare con la società. Alcuni addetti ai lavori, negli ultimi giorni, avevano “pronosticato” la presenza dello stesso Grassani ad una conferenza programmata dalla società per fare il punto della situazione. Ma lo stesso avvocato ha fatto sapere, contattato telefonicamente, che continua a non ricevere notizie da Messina.

C’è anche da saldare il canone d’affitto dello stadio San Filippo relativo allo scorso anno, considerando che per la domanda di iscrizione dovrà essere inserito un campo di gioco che difficilmente il Comune concederà se non verrà corrisposto quanto dovuto. Sotto questo cielo nero, Martorano ha comunque dichiarato a Buzzanca, così come a Ricevuto, che il gruppo calabrese è intenzionato ad andare avanti. Anzi starebbe lavorando sull’allargamento del sodalizio a nuovi soci. Tra questi potrebbe esserci Nunzio Stelitano, due stagioni orsono vicino all’Igea Virtus e all’inizio dello scorso anno vicepresidente nella parentesi iniziale con ancora Arturo Di Mascio alla guida. Il medico calabrese si defilò successivamente, dopo l’avvento di Piero Santarelli al timone del club. Ma potrebbe non essere il solo a far parte della rinnovata, eventuale, compagine societaria.

Pasquale Leonardo avrebbe invece già individuato l’allenatore, contattato alcuni giocatori per la riconferma e altri per l’approdo in giallorosso. Le voci sono diverse, anche collegate a dirigenti, ma al di là dell’attendibilità reale della notizie, le ipotesi di ingaggi non avranno una concreta utilità fin quando non verranno sbloccate definitivamente le questioni societarie. Ma il tempo stringe e servono i fatti. (E. Rigano)