Acr Messina, passi in avanti per la riammissione in Lega Pro

Il nodo per la cessione dell’Acr Messina è legato principalmente alla piena consapevolezza dell’ammontare della massa debitoria (stimata intorno ai 600 mila euro): una volta in possesso di documenti ufficiali, gli imprenditori attualmente interessati a subentrare a Lo Monaco potranno formalizzare una richiesta d’acquisto e programmare a grandi linee la nuova stagione agonistica.

Proseguono, intanto, gli incontri tra Arturo Di Napoli ed i rappresentanti della cordata a guida Confcommercio per definire i dettagli in vista di un’azione congiunta: necessaria, in questo senso, immediata chiarezza in merito al progetto tecnico e all’eventuale ripartizione delle cariche dirigenziali. Lo Monaco potrebbe abbassare le richieste per un suo totale disimpegno (riscossione dei crediti vantati nei confronti della Federazione e costo dell’iscrizione in serie D) per abbandonare dunque definitivamente il progetto Acr Messina. In questi giorni le due cordate si sono incontrate varie volte con l’ex ds di Catania e Palermo per presentare un’offerta ufficiale e limare ogni tipo di difficoltà burocratica.

Secondo un’indiscrezione riportata quest’oggi dalla Gazzetta dello Sport, il procuratore federale Palazzi sarebbe intenzionato a chiedere il declassamento per responsabilità diretta di Vigor Lamezia e Barletta (già fallito e non iscritto in terza serie) nell’ambito dell’inchiesta legata al calcioscommesse. Nessun coinvolgimento peloritano per Messina-Ischia (sarebbe accusato per slealtà sportiva ed omessa denuncia il solo Impellizzeri); archiviate le posizioni del presidente giallorosso Pietro Lo Monaco, dell'Amministratore Delegato Alessandro Failla e del ds Fabrizio Ferrigno in merito alla gara in questione. Il Messina è dunque ad un passo dalla riammissione in Lega Pro: fondamentale, in questa direzione, la condanna definitiva di almeno una delle squadre coinvolte. A rischio restrocessione restano invece Catania e Teramo (Lega Pro per gli etnei, serie D per gli abruzzesi) oltre a Savona, Torres e Brindisi per una probabile rivoluzione pronta a riscrivere la mappa del calcio professionistico italiano.

Domenico Colosi